Sono 5.003.908 gli italiani all’estero registrati nelle anagrafi consolari. Il dato emerge dall’Annuario 2015 del Ministero degli Esteri, presentato pochi giorni fa alla Farnesina. Nel capitolo dedicato ai connazionali, il Ministero conferma che anagrafe consolare e servizi nel 2014 sono cresciuti del 3,6%: gli italiani residenti all’estero superano la soglia dei 5 milioni (5.003.908 registrati nelle anagrafi consolari).
Rimane “sostanzialmente invariata” rispetto al 2013 la distribuzione della maggiore presenza delle comunità italiane all’estero (le più numerose sono in Argentina, Germania, Svizzera, Brasile, Francia e Belgio), con incrementi più sostenuti in Brasile (+5,9%), Regno Unito(+ 5,7%) e Stati Uniti(+4,9%).
Nonostante tali incrementi, quella dell’Argentina con 868.265 cittadini iscritti (+3,8 rispetto all’anno precedente), continua ad essere la comunità più numerosa, superando gli italiani residenti in Germania per quasi 150 mila unità. Buenos Aires è la città più italiana fuori d’Italia, almeno per il numero degli iscritti nel consolato generale d’Italia: sono 285.601. La seconda è Londra, con 234.122 cittadini iscritti all’anagrafe consolare. Una città nella quale la presenza italiana è molto aumentata negli ultimi anni a causa del flusso migratorio di giovani italiani verso la Gran Bretagna e anche a causa della chiusura di alcune sedi consolari nel Regno Unito.
L’ampliamento della comunità italiana all’estero – si legge nell’Annuario – “riflette l’emersione di trasferimenti operati in anni precedenti, la maggiore mobilità internazionale e l’esito favorevole di procedure di riconoscimento di cittadinanza avviate da tempo e concluse nel 2014”. All’aumento dei connazionali corrisponde l’aumento di alcuni servizi consolari: ad esempio,nel 2014 sono stati emessi 286.369 passaporti (+ 9% rispetto al 2013) ed è aumentata l’attività notarile svolta dalla rete consolare (22.096 atti).
INTERVENTI IN SITUAZIONI DI EMERGENZA Gli interventi effettuati a tutela degli italiani all’estero sono sia di natura strettamente consolare, e come tali coordinati dalla Direzione generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie, sia connessi alle situazioni di emergenza, coordinati quindi dall’Unità di Crisi in contesti di rischio.
Nel 2014 sono cresciuti dell’11% gli interventi di protezione consolare (45.452, rispetto ai 40.807 del 2013), in particolare nell’ambito delle ricerche di connazionali scomparsi, mentre l’Unità di Crisi ha coordinato complessivamente 1.093 interventi, fra i quali spiccano 104 collegati ad attentati e 5 evacuazioni.
DETENUTI ITALIANI ALL’ESTERO E MINORI CONTESI Nel 2014 erano 3.309 i connazionali detenuti all’estero, dei quali il 79% (2.610) in Unione Europea. La materia dei minori contesi mostra le rilevazioni inerenti le differenti tipologie di assistenza prestata dal MAeci (192 casi nel 2014), nonché i casi di sottrazione internazionale trattati (231). Sono stati 77 i nuovi casi nel 2014, dei quali 10 riferiti alla Romania, 6 al Brasile, 5 al Marocco e 5 agli Stati Uniti.
VISTI DI INGRESSO IN ITALIA Anche nel 2014 aumentano (+4%) i visti di ingresso rilasciati dalle nostre sedi all’estero per un numero totale di 2.216.330. Nell’analisi per provenienza geografica, è sempre l’area extra-ue quella di maggior peso (49%), seguita dal 29% per l’Asia e dal 12% per il Mediterraneo e Medio Oriente. La Federazione Russa si conferma il primo paese in assoluto per numero di visti richiesti e rilasciati, seguita da Cina, Turchia e India.
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