Tradizioni romane. La Madonna della Neve il 5 agosto. L’originale denominazione della Vergine venerata nella basilica di Santa Maria Maggiore è legata al ricordo di un antico miracolo.
La leggenda narra che il 5 agosto di un anno remoto, nella seconda metà del IV secolo, papa Liberio ricevette in sogno il suggerimento di dedicare alla Madonna un luogo di culto, nel luogo che all’indomani avrebbe trovato ricoperto da una coltre di neve. Infatti, nella notte compresa fra il 4 e il 5 agosto avvenne un evento prodigioso.
Dopo che a papa Liberio era apparsa in sogno la Vergine che gli aveva chiesto che venisse costruita una chiesa dedicata a lei in una precisa zona dell’Esquilino, il mattino seguente quella zona è stata trovata ricoperta di neve. Il pontefice recatosi sul posto, trovò infatti la cima del Cispio, una delle alture dell’Esquilino, nascosta sotto un mantello bianco. Non tutta l’area però. Solo quella necessaria per la realizzazione della futura chiesa. Il Cispio nell’antichità è stato a lungo un territorio malfamato, invaso da discariche di immondizie e di carogne e veniva anche adibito a luogo di sepoltura degli schiavi. All’epoca dell’impero invece il colle era stato occupato da alcune immense ville nobiliari, ma continuava a rimanere una sorta di spazio estraneo alla città. Da quel momento si trasformò in luogo di frequentazione popolare.
Da quell’epoca, il miracolo viene ricordato ogni anno a Roma. In quel giorno, la basilica ricorda la nevicata prodigiosa dalla quale trasse origine. Oltre che il rituale liturgico, si tiene anche una cascata di petali bianchi di rosa che vengono fatti cadere dall’alto della cappella borghesiana della basilica stessa, la stessa che conserva l’immagine della Madonna venerata come salus populi romani.
Alcuni anni fa veniva proiettato sulla facciata un suggestivo gioco di luci e di effetti luminosi speciali, realizzate da artisti, che ricreavano la magica atmosfera della nevicata. Un evento veramente incantevole che attirava un variegato pubblico di romani e di turisti.