Verso la formazione di un possibile governo. Matteo Salvini e Luigi Di Maio ci stanno provando con tutte le loro forze: “Faremo presto”, assicura il leader della Lega.
Ci sono 48 ore per mettersi d’accordo sui punti del “contratto” da proporre agli italiani. Ma il rebus più grande, oltre al programma, è quello che riguarda il nome del premier.
I temi su cui si sta ragionando sono reddito di cittadinanza, flat tax, immigrati, legge Fornero. Dovrebbe esserci anche il conflitto di interesse. Ma niente altro è trapelato finora.
Dopo l’incontro con Salvini, tenutosi oggi a Montecitorio, il leader dei 5stelle parlando con i giornalisti ha detto: “Stiamo facendo notevoli passi in avanti, stiamo trovando notevoli convergenze, è stato un incontro positivo”, “si parla di temi, di nomi parleremo a breve”.
Domenica Salvini e Di Maio dovranno recarsi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per comunicargli il risultato del loro confronto.
La Lega vorrebbe l’ingresso di Fratelli d’Italia nel governo, i pentastellati ribadiscono che, a prescindere da ciò che accadrà con Giorgia Meloni, il contratto sarà “tra due forze politiche, tra M5S e Lega”, “saranno due le firme, quelle di Luigi Di Maio e Matteo Salvini”. Un’altra cosa, sottolineano i grillini: se Fdi avrà dei posti nell’esecutivo, saranno in quota Carroccio.
L’eventuale contratto di governo, una volta sottoscritto, “sarà poi posto ai voti sulla piattaforma Rousseau”. Ad annunciarlo nelle scorse ore è stato Davide Casaleggio, mentre fonti M5s fanno sapere che sarebbe stata rilanciata l’ipotesi di lasciare che il ruolo di premier venga affidato a Di Maio. Ma i leghisti si sarebbero opposti.
Intanto il Matteo padano non si ferma, continua a guardare sempre avanti: “Vorrei andare al governo per garantire più sicurezza”, cinguetta su Twitter, postando un articolo di due ragazze stuprate a Gioia del Colle. Andare al governo per “difendere le vittime e punire, pesantemente, i delinquenti”. Se non sarà premier, il ministero dell’Interno sarà il suo obiettivo.