Visto che hai intascato in quindici minuti quattrocentomila euro: quattro volte il valore di una vecchia liquidazione (dopo quarant’anni di lavoro), con un vecchio repertorio già strausato migliaia di altre volte… (sia su Berlusconi che sulla merda), caro Benigni, ti posso confermare che sei diventato (come Celentano) uno della Casta Artisti, che è senz’altro peggiore e falsa di quella Casta Sublime dei Politici. Prendete quando c’è da prendere il denaro e vi atteggiate a santoni (figli di vecchi socialisti), difensori dei diseredati, quando c’è da prendere in giro gli altri. Insomma, almeno i politici si possono cacciare via, mentre voi, se c’è qualche cretino che vi paga con i soldi NON suoi, state sempre lì! Vi piace vincere facile, eh?
Caro Benigni, ti posso dire solo con affetto e quella stima che avevo per te in altri tempi (interpretando anche la sensazione di gran parte degli italiani): vergognati!
P.S.: Quell’inno già lo cantavamo molti anni fa nei cabaret di Trastevere senza avere mai una lira in tasca!
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