“Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ricorda le celebrazioni per il giorno dell’Unità nazionale e la giornata delle forze armate, che quest’anno coincidono con il centenario della tumulazione del milite ignoto all’Altare della Patria a Roma”. E’ quanto si legge in una nota del CGIE.
Le celebrazioni odierne ricordano la trilogia dei momenti unitari nazionali, quei simboli che caratterizzano la storia di un popolo, che definiscono il senso della nazione richiamando alla nostra memoria collettiva i sacrifici, che onorano il passato. Le celebrazioni, in Italia e all’Estero, tengono in vita fino a rendere presenti e inalienabili i valori della nazione e concorrono a rafforzare gli ideali di libertà, di uguaglianza e giustizia, attraverso i quali si consolidano la pace e la democrazia.
La fine della Grande Guerra rappresentò per il nostro Paese un periodo di ripresa della fiducia nel futuro e il ritorno alla normalità, che determinarono la fine delle guerre d’indipendenza dallo straniero, il ripristino dei confini nazionali e l’integrazione nel suolo nazionale delle terre irredenti di Trento e Trieste.
Durante questi momenti celebrativi gli italiani all’estero si ritrovano ovunque, nei cimiteri militari, in ambienti sacri e nelle sedi istituzionali per tenere vivi i legami ideali e civili con il nostro Paese e festeggiano nei modi più svariati queste ricorrenze. Perciò, il CGIE riconosce e sostiene lo spirito d’iniziativa, sul quale regge il civismo e il senso del dovere delle istituzioni e dei singoli, che contraddistinguano la rete diplomatico-consolare, i Comites e le associazioni”, conclude il comunicato.