Mirko Tremaglia si arruolò a 17 anni nei Bersaglieri della Repubblica Sociale Italiana, finita la guerra si iscrisse all’Università di Milano, ma fu cacciato quando si scoprì il suo trascorso di Volontario nella RSI. Riuscì infine a laurearsi diventando Avvocato ma continuando il suo impegno politico, divenendo presto dirigente del MSI.
Per lungo tempo stretto collaboratore di Giorgio Almirante, nel 1968 istituì i Comitati Tricolori per gli Italiani nel Mondo e fu eletto Deputato per la prima volta nel 1972.
Nel 1988 fece approvare la Legge che istituì l’AIRE (L. 470 del 27 ottobre 1988) a favore degli italiani all’estero.
Nel 2000 fu colpito dal più grave dolore: il figlio Marzio, dirigente giovanile del FUAN, consigliere comunale MSI a Bergamo (1980-1995) e poi assessore alla Cultura della Regione Lombardia (1995-2000), muore a soli 42 anni.
La sua memoria è legata all’impegno che profuse per difendere i lavoratori italiani emigrati all’estero, spesso trattati come schiavi. A lui si deve la Legge Tremaglia che consente il voto degli italiani all’estero, perno della sua attività politica. Una battaglia partita da lontano fino ad ottenere la modifica della Costituzione negli articoli 48 (istituzione della circoscrizione Estero), 56 e 57 (numero dei deputati e senatori eletti dai cittadini italiani all’estero). Questa opportunità si concretizzò a partire dalle elezioni politiche del 2006, quando entrò in vigore l’istituzione della circoscrizione Estero.