Secondo l’Istituto Superiore di Sanità oltre 4 italiani over 18 su 10 (46%) sono in sovrappeso o obesi, con l’incidenza che aumenta al crescere dell’età, portando con sé una maggior possibilità di essere colpiti da malattie cardio vascolari, ma anche da virus come il Covid. A preoccupare è soprattutto l’incidenza del fenomeno tra i più giovani: l’eccesso di peso, infatti, riguarda 1 minore su 4.
L’ultimo Italian Obesity Barometer Report dimostra come negli ultimi 30 anni nel nostro paese si sia assistito ad un generale aumento del peso medio di circa il 30%, spesso dovuto ad alimentazioni sregolate o ad un eccesso di sedentarietà, ma mai come oggi, nel pieno di una pandemia globale, questo dovrebbe suscitare allarme nella popolazione.
Un aiuto per il buon funzionamento dell’intestino, responsabile in buona parte del nostro sistema immunitario, e, al contempo, un aiuto per restare o tornare in forma arriva dall’inulina a catena lunga. Si tratta di un carboidrato di origine vegetale, ricavato dalla cicoria o dal carciofo, che non è digeribile dal nostro organismo e arriva integro nell’intestino dove agisce come prebiotico.
“Purtroppo, si parla molto poco delle potenzialità dell’inulina, e sono ancora troppo poche le persone che l’hanno inserita abitualmente nella propria alimentazione. – Commenta la dottoressa Chiara Manzi, nutrizionista esperta e ideatrice del Metodo Alimentare Cucina Evolution – Una volta nel nostro intestino, questo straordinario elemento riesce ad aumentare la densità di Bifidobatteri e Lattobacilli, diminuendo la carica di batteri nocivi, favorendo l’assorbimento delle sostanze nutritive e di alcuni minerali, come il magnesio e il calcio, il funzionamento regolare dell’intestino e combattendo lo sviluppo di tumori e patologie intestinali. Inoltre, l’inulina a catena lunga riduce l’assorbimento del colesterolo e dei trigliceridi e i livelli di glicemia”.
Grazie agli effetti benefici sull’intestino, l’inulina è un ottimo coadiuvante per stimolare e rafforzare il sistema immunitario, sviluppando una maggior resistenza ai virus. Sempre più ricerche condotte da università di tutto il mondo, infatti, dimostrano il ruolo fondamentale svolto da un intestino sano per il corretto funzionamento delle difese immunitarie. Una tesi supportata anche dall’indagine condotta dalla dott.ssa Chiara Manzi su un campione di 900 persone che avevano inserito l’inulina all’interno della dieta mediterranea da almeno 3 mesi consecutivi. I dati raccolti hanno dimostrato come questo importante prebiotico riesca a ridurre l’incidenza del Covid di ben 3 volte.
Si tratta, dunque, di un elemento prezioso, che dovremmo imparare a conoscere e usare ogni giorno, ma bisogna fare attenzione, poiché spesso la sua lunga catena viene spezzata dall’industria per commercializzare un’inulina dolciastra e più solubile. L’inulina a catena corta presenta caratteristiche moto diverse, si idrolizza facilmente trasformandosi in zucchero, soprattutto se utilizzata in ricette, sottoposta a cotture, lievitazioni e preparazioni acide come un sugo al pomodoro.
L’inulina a catena lunga, al contrario, durante le cotture, lievitazioni, il contatto con l’acqua e con gli enzimi degli alimenti mantiene una struttura chimica sufficientemente lunga, tale da aggiungere ai suoi effetti prebiotici anche la capacità di abbassare l’indice glicemico di pizza, pane e carboidrati raffinati e di farci uno sconto sulle calorie. È pertanto in grado di innescare tutti quei meccanismi che possono portarci a sviluppare un sistema immunitario più forte, riducendo la massa grassa e, soprattutto, i picchi glicemici di alcuni alimenti.
“L’inulina a catena lunga ha un sapore neutro, per questo si presta ad essere aggiunto sia a preparazioni salate, come pasta, pane, pizza o secondi di carne e pesce, sia dolci, dai gelati, alle preparazioni da forno, fino ai dolci al cucchiaio. – Prosegue la dottoressa Chiara Manzi – Un consumo quotidiano di inulina, senza cadere negli eccessi, ci permette di vivere più in salute, aiutando a risolvere problemi di peso perché riduce l’assorbimento di grassi e carboidrati rendendo le pietanze più leggere. Inoltre, è una fibra che disciolta nei liquidi a temperature controllate è in grado di imitare i grassi. Con l’inulina a catena lunga possiamo sostituire burro, panna, tuorli, formaggi nelle ricette, a zero calorie e senza modificare il sapore!”
Nei laboratori del Ristorante Libra Cucina Evolution di Bologna, la dottoressa Chiara Manzi utilizza l’inulina per realizzare la carbonara che ha meno grassi di un cucchiaio di olio senza rinunciare a guanciale e pecorino, pane e pizza con indice glicemico e calorie dimezzate, tiramisù con le calorie di uno yogurt alla frutta.
Ricette che non sono segreta ma pubblicate nel suo ultimo libro, “Cucina Evolution. In forma senza dieta”, edito da Art Joins Nutrition, dove la dottoressa Chiara Manzi illustra in modo approfondito come utilizzare questo prezioso ingrediente, con quali tecniche ottenere dei grassi a zero calorie utilizzando l’inulina per sostituire il burro nei biscotti, il mascarpone nel tiramisù, il tuorlo nella carbonara, la panna montata nei dolci.