Buon compleanno Rino. Rino Gaetano il 29 ottobre avrebbe compiuto 70 anni. Indimenticabile menestrello, una delle sue canzoni più famose hanno allietato pure i giorni del lockdown. Il cantautore crotonese ha lasciato un segno indelebile nel mondo della musica italiana. Il suo stile inconfondibile, con la sua vena satirica e la sua intensa capacità di sintesi della realtà ha incantato e fatto riflettere più di una generazione.
Rino ha iniziato il suo percorso artistico con il teatro, dopodichè ha fatto il suo debutto nel mondo della discografia pubblicando il singolo dal titolo: “ I love you Marianna”, con lo pseudonimo di Cammamouris.
Si tratta di un brano di discomusic, che appunto, negli anni ’70 aveva il suo boom; ricordiamo uno per tutti, il clamoroso successo della colonna sonora di “Saturday night fever” dei Bee Gees. Questo divertente brano gioca anche sull’assonanza “Marianna/Marijuana”.
Il secondo singolo, dal titolo “Il cielo è sempre più blu”, viene pubblicato con il suo vero nome ed ottiene un successo strepitoso, anche, forse, per la sarcastica presa in giro dei vari aspetti della società italiana dell’epoca.
Ancora oggi, 38 anni dopo la sua scomparsa, avvenuta il 2 giugno 1981 in un incidente stradale, è uno dei brani più cantati.
Prima dell’inizio della pandemia nelle sale da ballo infiammava e faceva ballare e cantare il pubblico. Durante il lockdown è stata una delle canzoni più strillate dai balconi della capitale, quando i ragazzi si affacciavano, cercando qualche momento di scambievole aiuto morale. Proseguendo nella carriera di Rino, risale al 1975 la pubblicazione del primo album, dal titolo “Mio fratello è figlio unico”. Seguono altri singoli che lo consacrano al successo, come “Aida”, una raffigurazione storica dell’Italia del ‘900 e “Nuntereggaeppiù”, una sorta di melodia-filastrocca che ancora oggi viene usata come interiezione da molti.
Gaetano ormai è uno dei cantautori più originali della sua epoca, che, con la sua aria da menestrello scanzonato e la sua caratteristica tuba in testa, ridendo e scherzando ti racconta delle amare verità. Ormai la sua carriera è tutta in ascesa: nel 1978 arriva terzo al Festival di Sanremo con la canzone “Gianna”, che ancora oggi viene fischiettata e cantata: “…..e filava con Mario e filava con Gino, e nasceva il bambino che non era di Mario e che non era di Gino…..”.
Continua a pubblicare album di spessore, come “Resta vile maschio, dove vai?” (1979); “E io ci sto” (1980); “Q-concert” (1981). Nonostante la sua precoce scomparsa, ancora oggi continua ad essere un punto di riferimento per molte band italiane, che eseguono sue cover o rifacimenti rimixati di suoi successi.