Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 75° anniversario della Liberazione, si è recato all’Altare della Patria dove ha deposto una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. La deposizione della corona è avvenuta al di fuori di ogni cerimonia e senza la presenza di autorità.
In un messaggio alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, tramite il Ministero della Difesa, Mattarella spiega che il 25 aprile ci ricorda l’unita’ e l’identita’ di un popolo che ha saputo riscattarsi, unito intorno al Tricolore e ai valori di democrazia e liberta’. Un conforto in un momento di sofferenza, che ci aiuta a guardare al futuro.
L’inquilino del Quirinale sottolinea come “il 75esimo anniversario della Liberazione coincide con un momento di sofferenza per la comunita’ internazionale e per l’Italia”.
“Alto e’ il prezzo di vite che abbiamo pagato e ancora impegnativi i sacrifici che siamo chiamati a compiere”.
“Difendere la salute dei nostri concittadini contro la pandemia – fa notare il presidente della Repubblica – corrisponde ai compiti che la nostra Costituzione affida alla Repubblica nella affermazione dei principi di salvaguardia della dignita’ di ogni persona”.
“Il 25 aprile, Festa della liberta’ di tutti gli italiani, non potra’, di conseguenza, essere celebrato come di consueto” spiega Mattarella che in mattinata si e’ recato da solo, con la mascherina, a deporre una corona al milite ignoto all’Altare della Patria. “Rivolgo quindi, dal Quirinale, il mio saluto ai rappresentanti delle Forze Armate, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e della Confederazione fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, alle quali va la riconoscenza della Repubblica per la costante azione volta a onorare la memoria di quanti, nelle vicende del secondo conflitto mondiale, hanno contribuito alla riconquista dell’Unita’ d’Italia e al formarsi di uno stato finalmente libero e pienamente democratico”.