Mario Monti, parlando al Museo Storico della Liberazione di Roma, lega l’Italia della Resistenza a quella di oggi e lo fa utilizzando il filo rosso dello "spirito di sacrificio" che gli italiani dimostrano ancora di avere: "Rigenerare l’esperienza della Liberazione per fare fronte ai gravi sacrifici che la situazione economica e sociale dell’Italia richiede. Il nostro Paese e’ chiamato a superare nuove e gravi difficolta’, economiche e sociali", da questa crisi si potra’ uscire solo se tutti, "forze produttive, politiche, economiche e sociali, lavoreremo nell’interesse del Paese del bene comune".
Il presidente del Consiglio ha comunque precisato che quello di oggi e’ un nemico meno sanguinario, anche se piu’ subdolo, perche’ annidato in "alcuni modi di pensare e di vivere: il frutto amaro di un sistema politico che ci ha illuso per molto tempo di poter vivere al di sopra dei nostri mezzi e che impedivano al Paese di proiettarsi nel futuro. Sui muri di questo museo – ha aggiunto Monti – c’e’ l’evidenza di un’esperienza drammatica di tanti giovani che hanno contribuito, con le loro sofferenze, a liberare il Paese. Oggi cio’ che viene richiesto a ciascuno e’ meno grave, meno drammatico, ma richiede la stessa complessita’ corale di impegno".
L’arma in piu’ per raggiungere questo obiettivo sono il rigore e l’unita’ di tutte le forze del Paese: "Non esistono scorciatoie o facili vie d’uscita per superare questa fase di crisi. Il rigore portera’ gradualmente alla crescita e al lavoro. Gli italiani lo sanno, stanno facendo grandi sacrifici e vorrei per questo ringraziarli. Uno sforzo che – ha aggiunto Mario Monti – mi auguro sia compreso da tutte le forze economiche, sociali, politiche e produttive del Paese. Se tutti lavoreremo insieme potremo consegnare ai nostri figli un’Italia piu’ giusta". Un concetto, quello dell’unita’ di tutte le forze dle Paese, che il presidente Monti ha voluto ribadire al termine del suo discorso quando, davanti al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, alla presidente della regione Lazio, Renata Polverini e al presidente della Provincia Nicola Zingaretti, ha scandito: "La Resistenza e’, con il Risorgimento, uno dei pilastri su cui sono fondate la nostra democrazia e la nostra liberta’, beni inalienabili dell’individuo. La visita di queste stanze e’ stata per me commovente: su queste pareti e’ testimoniata l’esperienza di chi ha sofferto per il Paese che ci richiama al fatto che il 25 Aprile e’ la Festa di Liberazione di tutti gli italiani".
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