Sempre più drammatica la crisi economica e sociale, ma anche istituzionale, che vive il Venezuela. La libertà è stata schiacciata dal peso della dittatura di Maduro, che reprime con la violenza ogni manifestazione a favore della democrazia.
Pensate: nel Paese sudamericano, secondo un’informativa presentata dall’Osservatorio venezuelano sulla violenza (Ovv), dall’inizio dell’anno si registrate oltre 23 mila morti violente. Un numero impressionante, che rende il Venezuela il Paese più pericoloso di tutta l’America Latina. Il dato è comunque inferiore, incredibilmente, rispetto a quello registrato l’anno scorso, quando si sono registrato ben 26.616 morti.
Roberto Briceno Leòn, coordinatore dello studio, ha dichiarato: “I risultati di quest’anno mostrano un calo degli omicidi commessi da delinquenti comuni e un aumento dei morti per mano delle forze di polizia“.
I venezuelani, quelli che possono, stanno lasciando il Paese in massa. Secondo quanto denunciato dalle Nazioni Unite il numero dei venezuelani in fuga ha raggiunto i tre milioni, di cui 2,4 milioni hanno trovato rifugio nei paesi limitrofi, mentre altri 600 mila si sono diretti verso altre regioni.
La Colombia e’ il paese ad avere accolto il maggior numero di migranti, circa un milione; seguono il Peru’ con mezzo milione, l’Ecuador, con oltre 220 mila migranti, l’Argentina (130 mila), il Cile (oltre 100 mila) e il Brasile (85 mila).
Tra i paesi che ospitano migranti venezuelani ci sono anche quelli del Centro America, come Panama, dove si trovano circa 94 mila migranti venezuelani.
Nei giorni scorsi la Commissione europea ha annunciato lo stanziamento di 20 milioni di euro per assistere i migranti venezuelani in fuga dalla crisi politica ed economica in Venezuela.
Il commissario Ue per la gestione degli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, Christos Stylianides, in un comunicato ha dichiarato: “Ho visto con i miei propri occhi la sofferenza di molti venezuelani, che sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa della crisi in corso nel paese. L’Ue mantiene il suo impegno di aiutare i migranti venezuelani e le comunita’ che li accolgono nei paesi vicini. I nuovi fondi rafforzeranno i nostri sforzi per facilitare assistenza sanitaria e alimentare, fornire alloggi provvisori e un migliore accesso all’acqua e ai servizi sanitari”. Lo stanziamento si aggiunge ai 35 milioni di euro gia’ stanziati dall’Ue lo scorso giugno.
L’annuncio dell’Ue segue l’appello delle Nazioni Unite, che hanno chiesto ai donatori internazionali 738 milioni di dollari nel 2019 per aiutare i paesi al confine con il Venezuela ad accogliere i migranti e i rifugiati in fuga da quel paese. Mark Lowcock, coordinatore Onu per le emergenze, parlando oggi a Ginevra, ha spiegato che in Venezuela esiste “una crisi per la quale per la prima volta abbiamo un piano di risposta umanitaria, che consiste nell’aiutare i paesi confinanti a gestire le conseguenze del flusso massiccio di venezuelani che lasciano il paese”.