2018, anno del cibo italiano. Quattro ministeri – Mibact, Mipaaf, Maeci e Miur – per fare sistema e promuovere l’italian food oltre confine.
Il nostro cibo è patrimonio culturale, ha sottolineato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, e per valorizzarlo è necessaria “una grande strategia che il Paese deve seguire”, all’interno della quale si inserisce il “Piano strategico del Turismo”. Ovviamente l’enogastronomia italiana, con le sue eccellenze, rappresenta “un pezzo assolutamente irrinunciabile di questa originalità ed esperienza”.
L’anno del Cibo arriva dopo l’Anno dei Cammini nel 2016 e quello dei Borghi nel 2017; il 2019 invece sarà l’Anno del turismo lento, che celebrerà “un turismo sostenibile di cui abbiamo bisogno”.
Il progetto “Vivere all’italiana” consentirà inoltre una promozione della lingua italiana, dell’arte, della cultura, dell’archeologia e del sistema museale. Attraverso l’organizzazione della cucina italiana nel mondo, poi, Ambasciate, Consolati e Istituti italiani di cultura presenteranno i prodotti alimentari di eccellenza rappresentativi dell’Italia a milioni di consumatori in tutto il mondo.
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Anche Alitalia “sale a bordo” dell’iniziativa: “Siamo il vettore del Paese – ha affermato Fabio Lazzerini, direttore commerciale della compagnia – e affiancheremo questo processo di promozione delle nostre eccellenze per far sentire il passeggero in Italia prima di atterrare”. “Il cibo per noi è un asse fondamentale – ha concluso – e lo promuoviamo con menù regionali. Il cibo e il turismo sono un’esperienza e noi cerchiamo di utilizzare tutti i frammenti di questa esperienza di viaggio”.