Sensibilizzare i consumatori, far capire a chi acquista cosa in realtà compra. Spiegare il significato di prodotto italiano autentico, informare la gente che non basta vedere un ‘tricolore’ per far sì che la pasta o il formaggio o qualsiasi altra cosa sia veramente italiana. Ecco il grande obiettivo del Governo italiano negli Stati Uniti nell’anno che sta per arrivare. Sarà il 2016 l’anno della riscossa italiana? È la grande speranza, anzi l’obiettivo.
Lo ha spiegato Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole: "Per la prima volta – ha detto – concentreremo tante risorse su una operazione strategica di informazione e la prima vera sfida sarà quella di far capire al consumatore americano che tra parmesan e parmigiano c’è una bella differenza. La campagna promozionale del cibo italiano negli Stati Uniti durerà per tutto il 2016 su vari momenti topici e contesti territoriali. Per questo abbiamo deciso di cominciare dal Texas perchè le indagini di mercato eseguite hanno rilevato che in quello stato, con 50 milioni di abitanti, esiste la più alta domanda potenziale di prodotti agroalimentari italiani".
Dopo aver subito per anni la ‘violenza’ delle contraffazioni, ecco che finalmente comincia ad arrivare una risposta al falso. Se, giustamente le grandi firme della moda si ribellano contro i falsi, è giusto che lo faccia anche chi produce generi alimentari. Il danno economico è enorme e non c’è solo quello e gli Stati uniti sono il primo mercato perchè le opportunità sono enormi, ma si deve far chiarezza. D’altra parte una volta provato il vero e il falso la scelta diventa semplice.
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