Al via la tradizionale – ma rivista – parata militare del 2 giugno in via dei Fori Imperiali. La parata e’ stata aperta come sempre dalla banda dei carabinieri che si articola in sette settori: quello delle bandiere e degli stendardi delle nazioni amiche e alleate e degli organismi internazionali; il settore dell’Esercito, quelli della Marina, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri; il settore dei Corpi militari e ausiliari dello Stato (Gdf, Cri, Smom); quello dei Corpi armati, e non, dello Stato (Forestale, polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco, Volontari del soccorso, Servizio civile nazionale, Polizia municipale). Gli onori iniziali vengono fatti dall’Arma. La banda dell’esercito cadenza la sfilata in prossimita’ della tribuna presidenziale.
Nella tribuna autorita’ presenti il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano con la signora Clio, il presidente del Consiglio Enrico Letta, il vice premier e ministro dell’Interno Angelino Alfano, i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, i ministri della Difesa Mario Mauro, della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, degli Esteri Emma Bonino, dell’Integrazione Cecile Kyenge, il capo di Stato Maggiore della Difesa Luigi Pinelli Mantelli, il neo capo della Polizia alla sua prima uscita pubblica Alessandro Pansa, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
CASINI IN TRIBUNA CON FIGLIO, ANGELILLI IN FELPA ITALIA Ha scelto una sportiva quanto patriottica felpa blu la vice presidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, per assistere alla parata del due giugno. Sul petto campeggia infatti la scritta ‘Italia’ a caratteri cubitali. La eurodeputata non rinuncia, tuttavia, all’Ipad che consulta freneticamente mentre i primi mezzi dell’esercito cominciano a sfilare. Sfilata con prole per Pier Ferdinando Casini che in tribuna ha portato il figlioletto Francesco.
LA RUSSA CON BERRETTO FRECCE TRICOLORI Sfodera il foulard tricolore al passaggio dei reparti speciali e indossa il cappellino delle Frecce tricolori. L’ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa, saluta cosi’ i reparti militari che sfilano ai Fori Imperiali per la parata con cui le Forze armate celebrano la Festa della Repubblica. Proprio nei giorni scorsi, La Russa si era detto contrario alla decisione di non fare esibire le Frecce tricolori per la Festa.
In tribuna anche un altro cappellino, stavolta bianco. E’ quello di Michaela Biancofiore, sottosegretario alla P.A., che lo alza all’altezza del cuore a ogni passaggio dei reparti in sfilata.
RESI ONORI A NAPOLITANO, CONCLUSA LA PARATA Con gli onori al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da parte di uno squadrone di corazzieri – anche in questo caso non a cavallo, ma a piedi – si e’ conclusa la parata militare per la Festa della Repubblica. Napolitano, accompagnato dal ministro della Difesa Mario Mauro e dal capo di Stato maggiore della Difesa, Luigi Binelli mantelli, ha lasciato il palco delle autorita’ a bordo della Flaminia presidenziale scoperta tra gli applausi della folla.
NAPOLITANO, CITTADINI E ISTITUZIONI UNITI "La tradizionale Parata militare ha consentito anche quest’anno di unire cittadini e istituzioni nella celebrazione della nascita della Repubblica. Ho apprezzato l’appropriata concezione e l’organizzazione dell’evento e, in modo particolare, come ella abbia inteso conferire giusta sobrieta’ alla manifestazione, attribuendo centralita’ ai simboli della Nazione e agli uomini e le donne delle Forze Armate e delle rappresentanze dello Stato e della societa’ civile, che quotidianamente si prodigano con professionalita’ e sacrificio al servizio del Paese e della comunita’ internazionale”. E’ il messaggio che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rientrato al Quirinale dopo la parata dei Fori imperiali, ha inviato al ministro della Difesa, Mario Mauro. “Circondati dall’affetto della popolazione, essi hanno sfilato in modo impeccabile, ben rappresentando, con la compostezza del portamento, un Paese orgoglioso della propria storia e della propria cultura e determinato a superare l’attuale difficile contingenza. La prego, signor ministro, di rendersi interprete di questi sentimenti e di far pervenire a tutto il personale militare e civile che ha contribuito al successo della parata il mio piu’ convinto plauso", conclude il Capo dello Stato.
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