Roberto Menia, segretario generale del CTIM, in occasione della Festa della Repubblica Italiana ha inviato un messaggio agli italiani residenti all’estero. “Cari connazionali, la corona di alloro. La Patria. Il ricordo. La celebrazione. Quattro momenti che, in occasione della Festa della Repubblica, rappresentano il fulcro del 2 giugno e che mi piacerebbe fossero condivisi con sentimento e senza retorica, ma piuttosto con sano pragmatismo. È questo il momento di stringersi attorno alla Repubblica Italiana, per mille motivi”.
Menia prosegue: “Sulla contingenza economica parlano i dati: siamo ultimi in moltissime classifiche europee, spesso anche dietro Bulgaria e Grecia e non è una buona notizia. L’Italia è ferma, statica e con la prospettiva di scivolare ancora più giù. Le riforme senza dubbio occorrono, ma con criterio e senza svilire diritti e doveri. Sull’impasse politico, l’auspicio è che la legge elettorale che si andrà a comporre sani il vulnus dell’ingovernabilità nell’interesse del Paese e non delle parti. Sarebbe un grande risultato, anche se non vi sono le premesse, se dalla contrapposizione si passasse alla forza propulsiva per la Repubblica Italiana”.
“Sulle difficoltà sociali – osserva Menia in conclusione – non si possono sottacere le gravi disuguaglianze che nel lavoro affiorano da più parti. Si torna ad abbandonare i bambini appena nati; a rovistare nei cassonetti non sono solo gli immigrati ma anche gli italiani; sempre più 40enni con master, formazione e famiglia, scelgono di lasciare l’Italia in cerca di fortuna altrove. È la ragione per cui, augurandovi una buona Festa della Repubblica, vi invito a volere bene all’Italia. A lavorare per migliorarla. A proporre anziché demolire. A stimolare le novità, e non temerle. E essere orgogliosi del nostro tricolore, non a sventolarlo solo in sparute occasioni sportive”.
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