Quasi 2 italiani su tre (65%) mangiano la pizza almeno una volta alla settimana, ma c’è anche un 13% che la mette nel piatto da 2 a 4 volte a settimana in pausa pranzo o come cena, a casa ma anche fuori grazie a una rete di 121mila locali da nord a sud dell’Italia.
E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ipsos in occasione della Giornata mondiale della pizza italiana il 17 gennaio.
Nonostante il moltiplicarsi dell’offerta, la margherita resta la più diffusa e apprezzata, fra le ricette più replicate al mondo.
Con un fatturato che sale a oltre 15 miliardi di euro all’anno la pizza si conferma un tesoro del Made in Italy e colonna portante di un sistema economico che – evidenzia Coldiretti – garantisce il lavoro a 100.000 addetti a tempo pieno e altrettanti 100.000 nel fine settimana o part time.
In Italia – continua la Coldiretti – si sfornano 2,7 miliardi di pizze all’anno che in termini di ingredienti significano durante tutto l’anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.
Mentre nel mondo non c’è pace per la vera pizza Made in Italy con varianti che hanno fatto tremare i polsi a 1 italiano su 3 (36%), che in viaggio all’estero si è scontrato con le versioni più improbabili e i condimenti più bizzarri, dall’ananas alle banane da quelle condite con la carne di canguro e zebra, oppure con serpenti e grilli a quella speziata con il pollo tandoori della cucina indiana immerso nello yogurt fino a quella con la cannabis.