Il presidente del Comites, Cav. Paolo Dussich, ha ricevuto oggi la lista dei reclusi italiani nei penitenziari dominicani. Sono attualmente 14 rispetto ai 20 dell’anno scorso e sono solo uomini, l’anno scorso c’era anche una donna. Le sedi carcerarie sono diverse: La Victoria, Najayo, Cucama La Romana, Anamuya Higuey e Rafey di Santiago. Case circondariali che il presidente del Comites visita con una certa frequenza nello svolgimento delle sue funzioni, ma in particolare anche in forma volontaria.
Alcuni connazionali sono stati condannati in via definitiva, altri sono sottoposti a giudizio e uno solo, l’unico accusato di omicidio, è in attesa di giudizio con udienze che si rinviano inspiegabilmente di volta in volta.
Manca poco per il Natale e si programma già una visita ai detenuti con la consegna a ciascuno di un panettone e con la disponibilità ad ascoltarli, a sentire i loro sfoghi, a dare loro qualche parola di conforto, a comunicarsi con le famiglie e a riferire all’ambasciata qualora un intervento di questa si rendesse opportuno.
E intanto oggi stesso casualmente sulla prima pagina del Listín Diario è stato pubblicato un articolo il cui titolo è già un’avvertenza: Nelle carceri non c’è più posto per nessuno.
Nel penitenziario di La Victoria sono detenuti 8.973 uomini, anche se la sua capacità è di 2.011, con un tasso di sovraffollamento quindi del 346,2 per cento. Najayo Uomini presenta un alto tasso di sovraffollamento, 78,2%, in quanto ha 1.593 reclusi, ma la sua capacità è di 894.
Rafey Santiago con 170 reclusi e una capacità per 60 spesso è alla ribalta della cronaca per ammutinamenti e denunce di maltrattamenti e torture. Cucama-La Romana ha 718 reclusi e la sua capacità è di 720. In 41 centri sono detenute 26.974 persone, ma vi potrebbero essere ospitate solo 14.219.
Il 58% dei reclusi nelle carceri dominicane sono in attesa di giudizio. Non sono quindi stati ancora condannati. La percentuale degli italiani in attesa di giudizio da una stima in attesa di conferma sarebbe di gran lunga superiore. Il numero degli stranieri reclusi è di 1.674 di cui 1.311 sono haitiani, 57 sono statunitensi, 50 spagnoli, 29 colombiani, 27 francesi, 26 venezuelani, 14 italiani, 10 di Curacao, 10 tedeschi, 8 canadesi, 8 svizzeri, 8 peruviani, 8 giamaicani, 8 britannici e in numero inferiore altre nazionalità.
Il 30% dei reclusi deve rispondere di un’accusa di omicidio, il resto di spaccio di stupefacenti e furto.
Tra i connazionali incarcerati l’anno scorso c’era anche uno che era stato accusato di violenza di genere. Nel frattempo è stato liberato.
I detenuti nelle carceri italiane erano alla fine del 2016 56.000 circa con una capienza pari a 49.000. Quindi a fronte di una popolazione circa 6 volte superiore rispetto alla Repubblica Dominicana, un numero di carcerati soltanto doppio, dei quali come si sa la grande maggioranza è straniera.
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