“Papa Francesco va dietro la narrazione del centrosinistra globale, lui si adegua a quelle che sono le esigenze di quella sinistra mondialista di cui ormai fa parte. Sarebbe bello se tornasse Ratzinger a fare il Papa, mi pare sicuramente più adatto per fare il Pontefice. Bisognerebbe salvare Ratzinger come si fece con Mussolini a Campo Imperatore e rimetterlo in Vaticano. Penso che tanti cattolici lo vorrebbero e applaudirebbero un gesto del genere”. A parlare è Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound, che poi sulla marcia su Roma proposta da Forza Nuova commenta: “Non so se ci sarà o meno, scegliere quella data serve solamente a rinfocolare gli animi e dar fiato al povero Fiano. Sfruttare quella data non ha nessun senso. O fai la marcia su Roma il 28 ottobre e poi ti insegnano l’incarico del presidente del consiglio, oppure è meglio lasciar stare. Poi ognuno ha diritto di manifestare come e quando vuole, ma lo ius soli è morto e sepolto, non vedo perché uno dovrebbe fare una cosa del genere”.
Minniti? “Si è comportato degnamente – dice a Radio Cusano Campus Di Stefano -, ha cercato di risolvere il problema col pugno duro che ci voleva. Non lo considero camerata, anche se è bello pelato, con quella bella pelata. L’Italia dovrebbe intervenire militarmente per rimettere ordine nella Libia e sulle sue coste. Minniti doveva fare di più. lo hanno bloccato all’interno del suo stesso partito”.
Su Bracconeri: “Potrebbe essere sicuramente un personaggio pronto a ruotare attorno a CasaPound. Certo, alcune sue affermazioni a volte sono sopra le righe, ma è un personaggio verace, non è un professionista della politica, questo è già un punto a suo favore”.
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