Nel 2012, oltre 26 mila giovani italiani (tra i 15 e i 34 anni) hanno lasciato il Paese, 10 mila in più rispetto al 2008, meno di quanti ne sono rientrati. Lo rende noto l’Istat nel Rapporto annuale, spiegando che negli ultimi cinque anni, si è trattato di quasi 100 mila giovani (94mila). Il flusso di uscita dei laureati è di 6 mila 340 unità, con un saldo di -4 mila 180 unità. Le mete di destinazione privilegiate sono Regno Unito, Germania (circa 900 emigrati in ciascun paese) e Svizzera (726).
Per cercare lavoro in Italia i giovani (15-34 anni) ricorrono prevalentemente alla rete informale di parenti e conoscenti (81,9%), inviano curriculum (76,3%), utilizzano Internet (63,6%) e consultano le offerte sui giornali (51,5%).
Secondo il rapporto Istat ‘La situazione del Paese’, presentato oggi a Montecitorio, il 39,8% sceglie un canale di intermediazione; il 29,3% il centro pubblico per l’impiego e il 20,8% altre agenzie private.
Rispetto al 2008 crescono considerevolmente il ricorso a Internet (22,1 punti percentuali in più) e al centro per l’impiego (+5,8 punti), specialmente nel Nord.
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