“Se vuoi che i tuoi figli siano intelligenti, leggi loro delle fiabe. Se vuoi che siano più intelligenti, leggi loro più fiabe” (Albert Einstein)
“Amate i figli che la Provvidenza vi manda; ma amateli di vero, profondo, severo amore; non dell’amore snervato, irragionevole, cieco, ch’è egoismo per voi, rovina per essi” (Giuseppe Mazzini)
“Rendere i tuoi figli capaci di essere onesti è il principio dell’educazione” (John Ruskin)
“Non abbiamo fatto in tempo a esser cattivi figli che siamo già cattivi padri” (Pier Paolo Pasolini)
“Dare a tuo figlio una competenza è meglio che dargli mille monete d’oro” (Proverbio cinese)
SE AVESSIMO VENT’ANNI
Dieci saggi consigli che sarebbero stati (forse) preziosi da avere a vent’anni. Penso che, se dovessimo rivivere i nostri beati vent’anni, ci comporteremmo in maniera molto diversa.
Mi è molto caro il rapporto tra padri e figli, tra nonni e nipoti, tra giovani e adulti. E qualche giorno fa, viaggiando sul web, mi sono imbattuto in un testo che trascrivo e vi propongo, certamente composto da un autore, anonimo, di età più che matura.
TROPPO TARDI HO IMPARATO CHE…
Eccolo:
“I dieci consigli che mi darei se avessi vent’anni e che purtroppo ho imparato tardi nella vita:
- La vita è troppo breve per essere sprecata in un luogo, in una relazione o in un posto di lavoro che non ci rende felici e non apprezzati.
- Sacrificare la propria salute per il lavoro non ha senso.
- Saper vendere è la più grande abilità che tu possa mai dominare, in tutti gli infiniti segmenti possibili fra cui anche saper vendere se stessi.
- Elogia in pubblico e correggi in privato.
- Ringrazia e restituisci sempre alle persone che ne hanno bisogno ciò che di bello la vita ti offre.
- Sogna in grande perché più i tuoi obiettivi sono alti più alti saranno i risultati che ottieni nella vita.
- Rispetta i tuoi genitori anche quando non ti senti capito, piuttosto trova un modo per dimostrare loro di avere ragione.
- Puoi creare qualcosa di splendido, ma ci vogliono le persone per tenerlo in vita. Da solo non durerai a lungo.
- Non smettere mai di studiare e di imparare da chi ha ottenuto più risultati di te.
- Hai fallito? Non importa. Ciò che fa la differenza tra vittoria e sconfitta è non smettere”.
CHISSÀ, FORSE È MEGLIO FARE LIBERE ESPERIENZE
Condivido e mi impossesso anche della conclusione: “Sei d’accordo? In realtà andrei avanti a non finire… E tu quali consigli daresti a te stesso ventenne?”. Per quanto mi riguarda, sono consigli saggi che sarei stato felice di ricevere, a vent’anni. Ma nessuno me li ha dati. E chissà: forse è meglio così, essere liberi di fare da soli le proprie esperienze, includendovi ovviamente il dolore, le sconfitte e le sofferenze.