E se il Senato rimanesse elettivo? E se uno dei punti cardine della riforma costituzionale tanto voluta da Renzi, ovvero la Camera delle Regioni, sui quali si è consumata la prima spaccatura all’interno del Partito democratico, fosse stata tutta una grande bolla di sapone? A spiazzare tutti è proprio il presidente del Consiglio, che in una intervista a Repubblica spiega che "tornare al Senato elettivo per me si può fare. Fu Errani, ossia un uomo di Bersani, a dire no. A me va benissimo. Non credo sia un punto fondamentale. L’importante è che si abbandoni il bicameralismo paritario".
Un’uscita sorprendente, se si ricordano le battaglie interne al Pd in Senato, con la sostituzione in Commissione Affari costituzionali di Chiti e Mineo, le dimissioni di Tocci, i rilievi di Gotor e molti altri. E che fa pensare, sia all’interno del partito che nelle opposizioni, a una apertura legata all’Italicum, una sorta di ‘scambio di mercato’ con la minoranza Pd per ottenere un via libera indolore sulla legge elettorale. "E’ apparso chiaro a tutti che la minoranza la guida Bersani. E Pierluigi ha aperto la trattativa. Ha aperto sul Senato, sull’ articolo 2 della riforma", dice Renzi.
L’apertura, come detto, coglie di sorpresa il resto del Pd. A Omnibus, Alfredo D’Attorre dice che in sostanza "la proposta di Renzi sul Senato elettivo significa prendere l’attuale ddl Boschi e dire ‘abbiamo scherzato’, buttare nel cestino il lavoro fatto finora e ricominciare da capo. Caustico anche Giuseppe Civati: "Abbiamo scoperto che il Senato non elettivo era solo una fissazione di Vasco Errani. A me sembrava che fosse una fissazione del segretario (prima ancora di diventare premier): a gennaio del 2013, glielo proposi in direzione, e mi fu risposto già allora che il Senato non può essere elettivo, altrimenti i senatori poi vogliono dare la fiducia. Oggi tutto questo viene superato come se nulla fosse, scaricando tutta la drammatizzazione di questi mesi su Errani (che non sapevamo avere una così forte leadership nel partito). A che scopo? Il solito: uno scambio.Votatemi una legge elettorale su cui avete molti dubbi e avrete il Senato elettivo".
E l’opposizione? La voce è affidata al sempre graffiante Renato Brunetta e al suo account twitter: "Renzi alle comiche finali: adesso vuole tornare a Senato elettivo per paura che Italicum non passi. Vergogna!".
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