Vincenzo D’Anna, senatore di ALA, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus e ha parlato di quanto accaduto a Roma con il caso Muraro che ha scosso il Movimento Cinque Stelle: "Nello stato di diritto la morale risiede nella legge e avere un assessore indagato non dovrebbe costituire motivo di scandalo. Il problema dei grillini è l’ipocrisia e il moralismo da quattro soldi che loro continuano a portare avanti. Se per loro ogni inquisito nel passato è stato criminalizzato come una persona moralmente indegna di ricoprire una carica pubblica, oggi che loro stessi incappano in questi tipi di situazioni è chiaro che si ritorce loro contro questo concetto. Sono dei rivoluzionari alle vongole, faranno la fine di Robespierre".
D’Anna, senatore verdiniano in forza ad Ala, ha poi detto la sua su Di Maio e Di Battista: "Devo dire la verità. Di Maio rassomiglia ad un personaggio del Candid di Voltaire, cioè di uno che sembra capitato lì perché è stato istruito, vestito e recita la sua parte. Di Battista invece credo che sia ancora più pericoloso, perché è meglio un ignorante di un malvagio. L’ignorante qualche volta si riposa, il malvagio invece è in continuo movimento e produce idee sempre più malvagie. Di Battista è malvagio perché spesso dice cose cruente contro il ceto politico, pensa che la corruzione debba esistere a prescindere, rappresenta una sub specie della teoria di Robespierre, secondo la quale gli uomini sono buoni ma sono ineluttabilmente corrotti dalla società, quello che affermava Robespierre che quando tagliava la testa alle persone diceva che lo faceva per il loro bene”.
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