Il Senatore di Forza Italia Altero Matteoli, Presidente della Commissione Lavori Pubblici, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. In merito alla conferma della candidatura di Guido Bertolaso a Roma. “Io l’ho vissuta male – ha spiegato Matteoli -, perché ero favorevole a tenere unita la coalizione anche ingoiando il rospo. Ho provato fino all’ultimo a convincere Berlusconi. Anche se lui attenuanti ce l’ha, perché il 12 febbraio Salvini e Meloni insieme a lui decisero la candidatura di Bertolaso. Poi Salvini ha iniziato a cambiare opinione, giustificando questo cambiamento di opinione per alcune dichiarazioni di Bertolaso ed è saltato l’accordo. Sabato scorso, dopo 48 ore di riunioni e incontri, è stato deciso di confermare la candidatura di Bertolaso, spaccando il centrodestra. Sono dispiaciuto di questo, nulla a che vedere con la stima che ho nelle capacità di Bertolaso. In questo modo si rischia di non vincere. Si poteva convergere sulla candidatura della Meloni, Bertolaso poteva avere il ruolo di city manager. Per fortuna ci sono state poche ripercussioni in altre città, anche se a Torino e Napoli la scelta di Roma ci può creare problemi”.
“La Meloni tutti i sondaggi la danno più votata di Bertolaso e quindi dovevamo essere noi a convergere. Io sono uomo di partito e darò una mano a Bertolaso ma resta il boccone amaro di una coalizione divisa, in un momento in cui la sinistra ha grandi difficoltà e noi potevamo vincere. A questo punto la vedo difficile vincere, anche se non impossibile perché la campagna elettorale non è ancora iniziata, ancora non ho visto neanche un programma. Lo scontro per ora è stato solo sulle candidature”.
“Roma è ai minimi termini dal punto di vista politico e culturale, ha subito una decadenza molto forte, va rilanciata. I programmi possono incidere più dei singoli candidati sul risultato elettorale. Berlusconi ci tiene molto a tenere unita la coalizione, ma a Roma ha sentito un tradimento molto forte fatto a lui, il fatto di aver deciso in casa sua Bertolaso e poi hanno cambiato idea. Non è riuscito a superare questo tradimento. In campagna elettorale i contrasti si accentueranno. Se noi prendiamo la persona più perbene e più calma del mondo e la candidiamo diventa una bestia. Quando uno è candidato spesso perde la testa. Speriamo che ci sia un risultato dignitoso e al ballottaggio ci si unisca. Se invece le cose andranno male dovremo fare un esame di coscienza, riunirci e far sì che le cose non si ripetano. E’ una grande sciocchezza dire che Berlusconi ha fatto questo per favorire Renzi, a volte anche giornalisti autorevoli scrivono queste sciocchezze”.
“Perché la Meloni ha scelto di candidarsi? E’ facile a dirsi – ha affermato Matteoli -. Il giorno che Storace ha detto che si candidava, era automatico che la Meloni pensasse di candidarsi a sua volta. Se si candida uno solo dei due, uno porta via voti all’altro e la Meloni questo non lo poteva consentire visto che pescano tutti e due dallo stesso bacino elettorale. Una volta candidata, ora gioca a vincere”.
“Santanchè ha detto che voterebbe la Meloni? Io sono uomo di partito, se votassi a Roma voterei Bertolaso – ha detto Matteoli -. Si può criticare, ci possiamo confrontare, ma finchè faccio parte del partito non lo tradisco nell’urna”.
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