Silvio Berlusconi? "Da vent’anni eludeva i rendiconti penali, cumulando proscioglimenti dubitosi, gravi delitti estinti dal tempo, l’obiettivo strategico era non lasciarsi giudicare… La convulsione nasce da un caso psichiatrico. Costui pretende di essere diverso e lo è, clinicamente parlando: nella sua testa gli altri esistono come possibili prede. Appare monco dell’organo morale, con uno stomaco senza fondo e riflessi da alligatore". Parole fortissime pronunciate durante un’intervista al Fatto Quotidiano da Franco Cordero, scrittore, giurista e pensatore, sempre stato molto attento alle vicende politiche italiane. Cordero è autore di testi giuridici (ma anche di romanzi) e fu il primo nel 2002 a paragonare Silvio Berlusconi ad un Caimano. Proprio da quel paragone, il registra e attore Nanni Moretti prenderà ispirazione per il titolo dell’omonimo film.
Cordero più volte si occupato del Cavaliere e più volte ha rilasciato dichiarazioni sulle vicende giudiziarie che investono l’uomo di Arcore.
Il giurista nell’intervista parla anche della voglia irrefrenabile delle larghe intese di modificare la Costituzione, rinviando tutte le decisioni veramente importanti. Secondo Cordero è “una sciagura avere instaurato una fase costituente della quale nessuno sentiva ragione e bisogno, pericolosamente aperta a derive reazionarie. Destano sospetti alcune persone nel Pd, nonchè l’origine oscura della cosiddetta ‘larga intesa’: non significa poco che ripugni due elettori su tre". Infatti il governo Letta continua a perdere consensi e viene digerito male soprattutto dagli elettori del centrosinistra.
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