Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico, è intervenuta stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus. Su quanto sta accadendo a Roma con la giunta Raggi, Monica Cirinnà è categorica: "Sono profondamente addolorata. Io sono stata consigliera comunale per oltre vent’anni a Roma,ho fatto cinque elezioni, sempre eletta e mai nominata. Mi sono sempre sporcata le scarpe, sempre in giro per la città a contatto con i cittadini. Quanto sta accadendo a Roma ce lo aspettavamo, io in Senato sono quella che ha pagato maggiormente le loro faide interne. Quello che sta accadendo al Movimento di Roma è il peggio del peggio dei metodi della prima repubblica, faide interne che hanno costretto a dimettersi gli unici cinque pezzi pregiati, due magistrati e tre super tecnici, che potevano garantire quel rinnovamento e quella trasparenza di cui il movimento tanto si vanta. Unioni civili? Roma è molto nell’applicazione della legge è molto al rallentatore. Tutte le altre grandi città sono all’avanguardia, Roma è a rilento ma per questioni politiche. M5S al Governo a Roma è fortemente caratterizzato a destra e risponde a un elettorato di centro destra. Anche sul terremoto delle cinque dimissioni il signor Marra non è al di fuori di questa tempesta".
Sul fertility day: "Ero a conoscenza di questa iniziativa già da qualche settimana, poichè la ministra Lorenzin aveva inviato un invito ai parlamentari a partecipare il 22 alle varie iniziative. La cosa già mi lasciava interdetta, ho preferito non rispondere piuttosto che dire che mi sembrava una cavolata. Devo dire che la risposta di Renzi ha dato il giusto segnale. Più che valorizzare una giornata sulla fertilità in un modo quasi burlesco, che irride in modo becero il fatto che ci siano persone non fertili e non per questo da discriminare, sarebbe stato meglio da parte di un esponente del governo valorizzare quanto già stato fatto. L’Italia non cresce perché fare un figlio costa tantissimo, mantenerlo costa ancora di più e i servizi pubblici sono arretrati. Noi come governo abbiamo fatto molto, abbiamo dato dei segni importanti, ma evidentemente non sono ancora sufficienti. Sarebbe meglio che la Lorenzin si accorgesse che è il sistema sociale a far crescere il Paese, non la fertilità in sé. Una delle più grandi scelte di libertà delle donne nel terzo millennio è proprio scegliere se avere figli o non averne. Questa è una cosa che il Ministro evidentemente non ha ben presente".
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