Venezuela ancora in lotta per la libertà. Salgono a 107 le vittime della guerra civile che si vive da oltre quattro mesi nel paese sudamericano. Due persone, una nello stato di Lada (ovest) e una a Anzoátegui (est), sono state uccise durante le manifestazioni in Venezuela contro la dittatura di Nicolas Maduro. Una delle vittime è stato identificato come Rafael Canache, 29 anni, colpito al petto da un colpo di arma da fuoco.
Un’altra persona, non identificata, di vent’anni, è rimasta ferita negli scontri. A Cabadure è stato ucciso José Miguel Pestano, 23 anni: anche lui ha perso la vita durante una manifestazione.
Ieri a Caracas morto ammazzato un ragazzo di 16 anni. Gilber Teran, questo il suo nome, è stato ucciso da uno sparo alla testa ieri nel quartiere El Paraiso, nell’ovest della capitale venezuelana. Fonti della famiglia del ragazzo hanno precisato che non stava partecipando ad alcuna manifestazione, ma che tornando a casa era passato per la strada nel momento in cui unita’ della Guardia Nacional e “colectivos” (gruppi armati chavisti) attaccavano una barricata eretta da manifestanti oppositori.
Arriva a sei il numero delle persone uccise durante lo sciopero nazionale di 48 ore convocato dall’opposizione contro la riforma costituzionale promossa da Nicolas Maduro.
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