E’ sempre più grave la crisi in Venezuela, il paese sudamericano sta affondando ogni giorno di più, sotto il peso della dittatura di Maduro. Il popolo è completamente abbandonato a se stesso. E intanto la crisi economica, sociale, politica e istituzionale che vive il Venezuela arriva a colpire anche il sesso. Proprio così.
Secondo quanto scrive il Washington Post, che cita dati della Federazione farmaceutica del Venezuela, a Caracas come nelle altre città i contraccettivi orali sono introvabili, ridotte del 90% le scorte in magazzino rispetto al 2015. Pillole e spirali si trovano ormai quasi solo sul mercato nero o vengono acquistati all’estero tramite amici o parenti. Non parliamo poi dei profilattici, che vengono venduti come fossero oro e spesso, comunque, sono davvero scadenti come qualità.
In tutto questo, aumentano gli aborti, così come segnalato dai medici venezuelani. Non solo: visto che in Venezuela l’interruzione di gravidanza è legale solo quando la vita della madre è in pericolo, i medici raccontano anche di una crescita dei ricoveri per tentati aborti in casa.
Cliniche e ospedali sottolineano anche che si registra un aumento incredibile delle malattie sessualmente trasmissibili, che in mancanza di farmaci sono per giunta assai difficile curare.
Maria Eugenia Landaeta, capo del reparto malattie infettive dell’ospedale universitario di Caracas, riferisce che il numero di pazienti con Hiv è salito quest’anno a 5.600 rispetto ai 3mila del 2014. “Nel mio studio privato, su dieci pazienti, cinque o sei hanno malattie veneree, due anni fa erano la metà”, aggiunge la ginecologa Vanessa Diaz.
Tutto questo è davvero pazzesco, un paese in ginocchio mentre il mondo resta a guardare. SOS Venezuela, fino a quando?
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