Continuano in Venezuela le manifestazioni di proteste contro il governo di Nicolas Maduro, considerato ormai un dittatore a tutti gli effetti. Da settimane, mesi ormai, in Venezuela si vive una vera e propria guerra civile, mentre il resto del mondo resta in silenzio (o quasi) a guardare. Intanto il Paese va in fiamme. Nella capitale, a Caracas, gruppi armati pro-governativi, veri e propri mercenari, continuano a fare il bello e il cattivo tempo. Anche oggi hanno seminato il caos per le vie della città, terrorizzando i cittadini e i manifestanti: almeno tre di loro sono risultati feriti.
Questi gruppi armanti girano in motocicletta e sono padroni delle strade di Caracas.
Nel frattempo si contano le vittime e si scopre così che da quando sono iniziate le proteste contro il dittatore Maduro il bilancio è di 90 morti. Centinaia i feriti. Ma la lotta continua, l’opposizione non si vuole fermare, il popolo venezuelano continua a lottare. E’ tornato a farsi sentire e vedere persino il pilota di elicottero che era scomparso nel nulla dopo aver lanciato granate sulla Corte suprema in Venezuela. In un video Oscar Perez incita i venezuelani a “restare nelle strade” e continuare le proteste. I venezuelani continueranno a portare avanti la propria battaglia fino ad avere riconquistato il bene più prezioso: la libertà.
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