“Oggi, 1° dicembre, è l’ultimo giorno utile per la raccolta delle schede elettorali inviate dai nostri connazionali all’estero ai rispettivi Consolati di competenza: alle ore 16 locali, infatti, i Consolati chiudono le operazioni di voto raccogliendo le schede pervenute per inviarle a Roma per lo scrutinio centralizzato”. Così Alessio Tacconi (PD) eletto nella Circoscrizione Estero/Europa nel commentare le battute finali di questa campagna referendaria.
“Una campagna referendaria – continua il Deputato – che mi ha visto impegnato in prima persona per dare sostegno ai vari Comitati “Basta un Sì” sorti in tutte le città europee dove vivono nostri connazionali. Oltre ai numerosi e molto partecipati incontri in tutta la Svizzera, dove risiedo, ho voluto essere vicino alle grandi come alle piccole comunità di nostri connazionali residenti in tutta Europa percorrendo oltre 20.000 Km, toccando otto Paesi e partecipando a più 20 diverse iniziative.”
“Dovunque ho trovato connazionali estremamente informati e consapevoli che anche dal loro voto e dal loro impegno dipende il risultato del referendum, ma soprattutto coscienti che con l’approvazione delle riforme uscirà un Paese più moderno ed efficiente, più snello, meno burocratico ed, infine, più competitivo e più affidabile sulla scena internazionale. Nessuno, infatti, più degli Italiani all’estero, può comprendere la necessità e l’urgenza di tali riforme, quando ci si confronta giorno dopo giorno con sistemi democratici che hanno acquisito da tempo e ritengono ormai irrinunciabili i principi e la prassi dell’economicità della politica, dell’efficacia e dell’efficienza amministrativa, della linearità dei processi decisionali che toccano la vita di ogni cittadino”.
“E’ comprensibile – chiosa il Deputato – il sentimento di amarezza e di indignazione che ha provocato nelle comunità italiane oltre confine il tentativo di alcuni mezzi di informazione e di alcune forze politiche di sferrare un attacco inaudito al voto degli Italiani all’estero quasi a volerlo delegittimare preventivamente. Ma il diritto all’effettivo esercizio della più alta espressione di democrazia a fatica conquistato non può essere messo in discussione e gli Italiani all’estero non si sono lasciati sedurre da quelli che da una parte denunciano, strumentalmente, la mancanza di loro rappresentanti nel nuovo Senato, dall’altra auspicano senza mezzi termini l’abolizione della Circoscrizione Estero”.
“Voglio ringraziare di cuore – conclude Tacconi – tutti coloro che si sono impegnati in questa campagna referendaria, sia per la costituzione dei Comitati “Basta un Sì”, sia per le molteplici iniziative organizzate per coinvolgere il maggior numero possibile di connazionali (come incontri, tavole rotonde, volantinaggi, etc) per accompagnare e promuovere lo sforzo riformatore che l’attuale Governo sta portando avanti”.
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