Il sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Guglielmo Picchi, ha partecipato oggi a L’Aja a un evento celebrativo in occasione del ventesimo anniversario dall’adozione dello Statuto di Roma, istitutivo della Corte Penale Internazionale (CPI).
La presenza del sottosegretario – sottolinea la Farnesina – conferma “l’alto valore” che il nostro Paese attribuisce alla CPI, anche in veste di Paese fondatore ed ospite, 20 anni fa, della firma del suo atto costitutivo, avvenuto come noto a Roma.
Nell’intervento pronunciato a nome dell’Italia, Picchi ha evidenziato come la mutata natura dei conflitti abbia prodotto un aumento dei crimini di guerra e dei crimini contro l’umanità: “in questo contesto la CPI fornisce un contributo fondamentale al mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, così come alla protezione e alla promozione dei diritti dell’uomo”.
Picchi ha quindi ricordato il ruolo da protagonista dell’Italia fin dall’istituzione della CPI, proseguito successivamente tramite il lavoro di tre giudici italiani nella Corte, nonché con l’esercizio della Vice Presidenza dell’Assemblea degli Stati Parte dal 2014 al 2017. Un sostegno convinto che, ha concluso il sottosegretario, continuerà per promuoverne l’universalità e difenderne l’indipendenza.