I venezuelani residenti in Italia sono scesi in piazza sabato 29 aprile in varie città dello Stivale per manifestare contro il governo Maduro e per denunciare le sue violazioni dei diritti umani. A Roma la manifestazione si è svolta a Porta San Giovanni dalle 15 alle 17. Presenti, tra gli altri, Fabio Porta, deputato Pd eletto all’estero, e Gian Luigi Ferretti, invitato a parlare a nome del MAIE della grave situazione che riguarda 130.000 connazionali e quasi 2 milioni di oriundi che vivono in Venezuela.
Porta sul Facebook scrive: “Poche ore fa a Roma ho portato la mia solidarietà personale, quella di Matteo Renzi e di tutto il Partito Democratico, alle migliaia di persone che in tutta Italia stanno manifestando in questo momento chiedendo libertà, giustizia e democrazia per un Paese sempre più oppresso da una gravissima crisi umanitaria e da continui attacchi ai diritti civili e politici”.
“Il Parlamento italiano, grazie all’impulso dei Presidenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato, ha votato nei giorni scorsi risoluzioni in tal senso, fatte proprie dal Ministro degli Esteri e dal Governo. Solo il Movimento 5 Stelle si ostina a difendere il governo Maduro, principale responsabile del dramma di un popolo a noi caro, anche in ragione dei milioni di italiani e discendenti che lì vivono. Oggi – conclude Porta – un’altra finestra si è aperta su questa vicenda; dobbiamo fare di più: la lotta di quel popolo è anche la nostra!”.
Quella per il Venezuela “non è una battaglia di destra o di sinistra, ma per i diritti umani, la libertà e dignità di un popolo”, afferma il deputato a colloquio con l’Adnkronos.
Da parte sua Ferretti ha ricordato che in Venezuela vivono oltre 130mila italiani, l’Italia – ha sottolineato – non può più girarsi dall’altra parte, ma deve anzi agire da protagonista nella soluzione della crisi venezuelana. Il MAIE, ha evidenziato Ferretti in conclusione, continuerà ad essere vicino agli italovenezuelani e non smetterà di chiedere al governo italiano maggiore attenzione per il Paese sudamericano.
Intanto la protesta contro il governo venezuelano di Nicolas Maduro sta conquistando anche i quartieri poveri di Caracas, un tempo bastioni “chavisti”. Per la prima volta, questa settimana, vi sono state proteste anche nel ‘barrio’ di El Guarataro dove il defunto presidente Hugo Chavez veniva accolto con entusiasmo. Lo scrive il Washington Post, secondo il quale questo nuovo fatto potrebbe segnare una svolta contro il regime.
I venezuelani residenti all’estero continueranno a farsi sentire con forza contro la dittatura di Maduro e ItaliaChiamaItalia sarà sempre lì a fare loro da eco.
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