Ricardo Merlo e Mario Borghese, deputati del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, a seguito dell’aggravarsi della crisi in Venezuela, hanno rilasciato una nota congiunta, preannunciando un’interrogazione al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al ministro degli Esteri Angelino Alfano.
“Sono mesi che denunciamo l’assenza delle nostre istituzioni governative al fianco dei connazionali residenti in Venezuela”, si legge nella nota, che prosegue: “La situazione in questo paese sta precipitando nell’indifferenza del Governo italiano che sembra non curarsi degli oltre 130 mila cittadini che vivono in condizioni disperate. Già a dicembre denunciavamo la degenerazione della situazione economico sociale in Venezuela: i nostri connazionali travolti dalla crisi del Governo Maduro ci scrivono di situazioni al limite della sopravvivenza, preoccupati per la aumentata criminalità, per l’inflazione paurosa che mangia i risparmi e per l’assenza di generi alimentari e di medicine. La situazione da tempo è insostenibile. Il MAIE chiede al Governo italiano di intervenire immediatamente”.
Secondo il Movimento Associativo “la prima cosa da fare è capire che non si può continuare a chiedere agli italo venezuelani di pagare la tassa per la cittadinanza. Bisogna cancellarla del tutto: 300 euro sono una cifra enorme per chi deve combattere con una moneta ridicolamente svalutata ed un’inflazione che nel 2016 è stata dell’800% (fonte Reuters) e che continua a crescere. Infine, le pensioni degli italiani devono essere pagate in euro, se necessario direttamente nelle nostre sedi consolari, ma non al ridicolo cambio deciso dal governo Maduro e accettato dal Governo Italiano”.
Le pensioni erogate dall’INPS in base alla Convenzione di sicurezza sociale tra l’Italia e il Venezuela (in vigore dal 1991) oggi sono circa 5000: la maggior parte di questi pensionati italiani riceve la pensione direttamente in Italia o su conti esteri. Ma ci sono circa 400 pensionati che non riescono, per diversi motivi, ad avere conti esteri ed attualmente riscuotono la propria pensione da Italcambio, tramite sportello o bonifico, su conti venezuelani in bolivares a un ridicolo cambio deciso arbitrariamente dal Governo Maduro e accettato “docilmente” dal Governo Italiano, denomina to DICOM (oggi 743,38 Bolivares sono pari ad 1 Euro, quando il cambio REALE è intorno ai 4.900 Bolivares/Euro).
Con il cambio DICOM, questi 400 italiani percepiscono una pensione con un potere di acquisto decurtato di circa l’85% del suo valore reale. “E’ chiedere troppo – concludono Merlo e Borghese – che a questi relativamente pochi connazionali siano corrisposte le pensioni direttamente in euro all’interno delle nostre sedi consolari?”.
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