Sabato 29 aprile in varie piazze d’Italia si sono svolte manifestazioni della comunità venezuelana residente in Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla terribile situazione del Venezuela sotto la dittatura di Maduro.
A Roma è intervenuto Gian Luigi Ferretti a nome del MAIE, la prima forza politica del Sud America col 40% dei voti degli italiani all’estero, il 42% in Venezuela, con un senatore e due deputati.
“Siamo al fianco dei 150.000 cittadini italiani in Venezuela ed ai circa due milioni di discendenti che non solo hanno visto andare in fumo tutti i risparmi di una vita per un’inflazione orribile, non solo non vedono prospettive per il loro avvenire né per il futuro dei loro figli, ma vivono quotidianamente nell’angoscia, che soffrono la mancanza di generi alimentari e di medicine” – ha detto Ferretti – “Un inferno: si muore perché in ospedale manca il coagulante o perché, come è accaduto il 6 giugno scorso a un dipendente del consolato, si viene assassinati in casa”.
L’esponente del Movimento Associativo Italiani all’Estero ha poi ricordato come, malgrado i numerosi morti per la delinquenza comune e politica, i nostri connazionali siano abbandonati a se stessi dall’Italia.
“Il governo tace, i media tacciono. Ovvero farfugliano stancamente qualcosina ogni tanto” – ha continuato – “I parlamentari del MAIE raccolgono il grido di dolore dei fratelli italiani in Venezuela che, attraverso mail, telefonate, sollecitano incontri, chiedono disperatamente protezione all’Italia, implorano l’intervento dell’Italia e chiedono insistentemente al governo italiano di dichiarare lo stato d’emergenza per questi connazionali e di impegnare risorse per intervenire e dare sostegno economico e sociale agli italiani in difficoltà”.
E ancora: “Per anni le migliaia di nostri pensionati hanno visto le loro pensioni INPS perdere quasi tutto il loro valore per via di un cambio penalizzante. Il governo poteva pagare le pensioni nei Consolati, in euro. Poi il pensionato avrebbe deciso cosa fare con i suoi euro, come e dove cambiarli”.
Fra gli applausi, che hanno più volte interrotto il suo discorso, Gian Luigi Ferretti ha continuato: “In questa situazione terribile in cui versa il Venezuela, molti vorrebbero scappare dal Paese, ma questa Italia che è così generosa nell’accogliere chiunque si presenti alle sue frontiere, ai discendenti che avrebbero il diritto alla cittadinanza italiana, dice: ‘Vuoi presentare la domanda? Vedremo, intanto paga subito 300 euro’. 300 euro! Ma lo sapete cosa rappresentano 300 euro in Venezuela oggi? Una fortuna! Quello che è ancora più odioso è che uno straniero che fa domanda di cittadinanza in Italia di euro ne paga 200, 100 di meno. Sì, la Patria matrigna si ricorda dei figli all’estero solo per chiedere soldi e tasse inique come l’IMU per chi ha, o ha ereditato, una casetta in Italia, per esempio”.
Il dirigente del MAIE ha chiesto scusa, come italiano, ai venezuelani, in particolare ai connazionali, per l’inerzia del governo italiano e dei media.
“L’Italia sta alla finestra, guarda distrattamente quello che succede in Venezuela” – ha sottolineato – “Qui ci si preoccupa e ci si indigna per la situazione in Siria o in Corea del Nord o altrove, ma il Venezuela di Maduro sembra non fare notizia, i nostri media sono disattenti, la RAI ignora”.
Ferretti ha ricordato quanto denunciato dal rappresentante del Venezuela nel CGIE, Nello Collevecchio, in occasione della recente Assemblea dell’organismo quando ha parlato della situazione disperata di connazionali in assoluta povertà e ha dato notizia di una signora italiana anziana intossicata per aver mangiato rifiuti perché da tempo non aveva soldi per comprare cibo e come tanti altri disperati raccoglieva dalla spazzatura quello che poteva. E poi ha concluso: “E’ urgente! Il governo italiano deve intervenire subito! E Maduro se ne deve andare. Viva il Venezuela libero!”.
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