“Dopo la riapertura dell’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, che è costata alla comunità italiana residente nell’isola Hispaniola oltre due anni di battaglia, ci piace vedere il bicchiere mezzo pieno. L’Ambasciata c’è, è stata riaperta, e questa è una vittoria nostra, di noi italiani della Repubblica Dominicana, che nessuno ci può togliere. Ma la battaglia non è finita. Dobbiamo essere tutti consapevoli del fatto che un ritorno al passato non è possibile. Dunque toccherà a tutti noi italiani della RD mantenere gli occhi aperti affinchè certe irregolarità che hanno toccato la nostra sede diplomatica non accadano più. Allo stesso tempo, dobbiamo essere capaci di continuare a fare pressione politica nei confronti delle nostre istituzioni perché la nostra Ambasciata torni ad essere efficiente al 100% il prima possibile e dunque vengano riattivati tutti i servizi consolari di cui i nostri connazionali hanno bisogno”. E’ quanto dichiara in una nota Flavio Bellinato, coordinatore del MAIE in Repubblica Dominicana.
“I disagi – prosegue l’esponente del Movimento Associativo Italiani all’Estero – sono diversi. Da più di una settimana per esempio il servizio visti fornito dall’agenzia outsourcing VFS Global si dimostra carente ed è causa di enormi disagi agli utenti, i quali da oltre una decina di giorni riescono a ottenere appuntamenti solo in caso di pagamento di una quota VIP (53 dollari aggiuntivi rispetto ad una normale richiesta fatta telematicamente). Non è la prima volta che succede e ciò non giova alla trasparenza di operazioni relative ai visti. Chi gestisce tali servizi deve avere chiaro un concetto: non si potrà più continuare a operare senza massima trasparenza, perchè come comunità non permetteremo mai più a nessuno di approfittare della buona fede di chi reclama un diritto”.
“L’Ambasciata d’Italia a Panama è in difficoltà nelle operazioni di erogazione dei servizi per una evidente carenza di personale. Non si possono seguire tutti i casi provenienti dalla Repubblica Dominicana e da Panama attraverso una stessa struttura che, invece di essere stata potenziata, dal 2015 ha visto diminuire sempre di più la propria forza lavoro. Gli italiani che vivono nella Repubblica Dominicana – conclude Bellinato – devono sapere che possono contare su di noi per qualsiasi ingiustizia ritengano di subire da parte di chi è preposto a un servizio e ha il dovere di svolgerlo con onestà ed efficienza”.
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