Matteo Salvini in una delle sue tappe elettorali in Friuli Venezia Giulia, è tornato a parlare di immigrazione: “Chi pensa che il problema dell’Italia siano Salvini, i razzisti o i fascisti vive su Marte. Il problema dell’Italia è la disoccupazione e un’immigrazione fuori controllo. Il resto sono fantasie”.
“Il 4 marzo – ha aggiunto il leader della Lega – è da mandare a casa Renzi, la Boldrini e compagni. Poi la Serracchiani e tutti i disastri che hanno fatto”. “Intanto portiamo un bel po’ di Friuli Venezia Giulia a Roma, ma che non si dimentichi della sua terra”.
“Il 5 marzo mi rivedrete girare in lungo e in largo il Fvg. Il centrodestra è compatto, c’è più di una persona che potrà raccogliere la pessima eredità della Serracchiani, penso a un sistema sanitario che invece di migliorare è peggiorato, alle poltrone che hanno moltiplicato per i loro amici”. Salvini ha anche manifestato la volonta’ di tornare a destinare le caserme a “ospitare i nostri ragazzi e ragazze per prepararsi a difendere il nostro Paese”, piuttosto che gli immigrati o “finti profughi che vanno in giro ai giardinetti, ai mercati o in caserma senza averne diritto”.
A proposito di Berlusconi, pronto evidentemente alle larghe intese, Salvini, a Udine in un breve comizio tenuto in piazza San Giacomo, ha detto: “Berlusconi? Ci vogliono non due ma quattro occhi aperti”. Certo, “soli non si va da nessuna parte, ma patti chiari. Conto di tornare a Udine la prossima volta da Presidente del Consiglio. Gli accordi sono che se Forza Italia prende un voto in più decide il premier. Se prendiamo un voto in più noi?”.
A margine del comizio gli si avvicina un giovane di origini straniere, autodefinitosi “ragazzo immigrato di seconda generazione”: “Matteo sei un grande”, gli dice, “ho 39 di febbre ma sono venuto qui per te”. Salvini è stato avvicinato anche da una ragazza con il velo che gli ha chiesto di fare un selfie. Il leghista si è fermato e ha posato con la giovane.
A Udine tantissimi giovani che hanno accolto il capo delle camicie verdi urlando il suo nome tra gli applausi. “Un’accoglienza calorosa nonostante il freschino”, ha dichiarato Salvini, facendo una battuta anche sul forte vento: “Il vento del cambiamento”.