Matteo Salvini tira dritto sulla necessità del “censimento” dei rom, così il dibattito politico resta infuocato. Per Luigi Di Maio, infatti, suo partner di governo, “le cose incostituzionali non si possono fare”. Prende la palla al balzo il Pd, con il segretario Martina che dice “sembra un brutto film, eppure è la realtà”.
Salvini viene accusato di ricordare Mussolini e Hitler, copyright De Magistris, mentre il coordinatore di Leu Roberto Speranza annuncia una denuncia al leader della Lega per istigazione all’odio razziale: “Sono preoccupatissimo, sono estremamente preoccupato…”, commenta Salvini con i cronisti a palazzo Madama. Poi aggiunge: “Ho postato sui social il documento della Giunta Pisapia che prevedeva un ‘censimento’ semestrale. Non pretendo di farlo semestrale, mi basta una tantum”.
“Io non mollo e vado dritto! Prima gli italiani e la loro sicurezza”, assicura il ministro dell’Interno, notando come “se lo propone la sinistra va bene, se lo propongo io è razzismo”.
“Ho appena parlato con Conte, non c’e’ nessuna crepa nel governo, l’intesa e’ granitica. Gli ho spiegato che il censimento dei rom possiamo chiamarlo controllo, verifica, anche Giovanni, ma e’ solo una questione di rispetto del codice penale e civile. C’e’ con il premier una totale condivisione”.
“Questa del censimento nei campi rom, non e’ una priorita’, quella e’ la sicurezza, i migranti. Ad ogni modo lavoreremo in futuro con i sindaci, sapendo che questo tipo di controlli esistono da anni, ovunque, portati avanti da amministrazioni di tutti i colori politici”. “Vorrei sottolineare che non sono di carattere etnico: la razza non m’interessa. Nei campi – aggiunge – possono vivere anche esquimesi, finlandesi, controllerei lo stesso che siano in regola, che portino i figli a scuola”.
Sul via libera del Parlamento al Def 2018, interpellato a Palazzo Madama dopo l’approvazione della risoluzione di maggioranza al Documento, Salvini ha ricordato che questo Governo si e’ insediato da 15 giorni e che a settembre arriveranno le nuove indicazioni di politica economica: “Non vogliamo infrangere le regole, l’importante e’ che si dice che non si aumenta l’Iva“.
Mercoledì alle 16, al Viminale, il ministro dell’Interno incontrerà il suo omologo austriaco Herbet Kickl, ed il vice cancelliere e ministro della Funzione pubblica e dello Sport, Heinz Christian Stracke.