Anche questo agosto è passato. Un mese che, tra crolli e tragedie, è sembrato trascorrere più lento del solito. Ad agosto, si sa, tutta l’Italia – o quasi – si ferma. La Penisola si blocca e la stragrande maggioranza è in ferie. Non così oltre confine. Gli italiani all’estero, ovunque essi siano, dall’Europa al Sud America, dal Canada all’Australia, continuano a lavorare, a produrre, a vivere la loro vita quotidiana. Ecco perché, diventati ormai abitanti del mondo, si stupiscono nel vedere come la Penisola possa entrare in pausa per così tanto tempo. Mah.
Intanto aspettano. Cosa? La ripresa dei lavori, naturalmente. Prima della pausa estiva hanno assistito a un fatto che ItaliaChiamaItalia ha già definito storico, la nomina di un parlamentare eletto all’estero al governo italiano, nella persona del Sen. Ricardo Merlo, Sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo.
Alla Farnesina Merlo si è insediato poco prima dell’estate, ma in breve tempo è riuscito a fare molto. Ricordiamo, tra gli impegni internazionali, la sua partecipazione al CELAC di Bruxelles. E poi, a Roma, la Plenaria CGIE, con il suo primo intervento ufficiale al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero in rappresentanza dell’esecutivo (intervento trasmesso per la prima volta in streaming in tutto il mondo, GUARDA IL VIDEO).
E ancora incontri, riunioni, missioni, lavoro parlamentare: sono state per il Sottosegretario e la sua squadra settimane molto intense, che sono volate via velocemente.
Adesso, da settembre “si riparte col turbo, la partita inizia dal minuto zero”, scrive su Facebook Ricky Filosa, portavoce del Sottosegretario Merlo. Cosa vuol dire? “Le prime settimane sono servite anche come rodaggio”, spiega ancora sul social network, “possiamo dire che a settembre inizierà la vera partita”.
Seguiremo con l’attenzione di sempre l’attività dei nostri rappresentanti politici e istituzionali e lo faremo ancora di più adesso che nella stanza dei bottoni siede uno degli eletti oltre confine, garante dei diritti e degli interessi degli italiani nel mondo, tanto cari al nostro quotidiano online.
Le attese, le speranze, sono tante per quanti vivono all’estero, che vedono nel ruolo di Ricardo Merlo le possibili soluzioni ai loro problemi. Questo vuol dire che si augurano ancora che l’Imu per la loro prima e unica casa in Italia possa essere eliminata, iniqua e odiata tassa. Sperano che i segnali di inversione di tendenza in tema di servizi consolari lanciati dal nuovo governo possano continuare e anzi rafforzarsi nel tempo. Pretendono, da cittadini italiani, di poter esprimere il proprio voto con un meccanismo elettorale a prova di brogli: sono stufi di assistere ogni volta a polemiche sul voto estero, che screditano l’importanza del voto stesso ma anche della presenza dei 18 eletti all’estero in Parlamento.
Su questi dossier dovrebbe concentrarsi l’attenzione del governo a cominciare da metà settembre. E’ stato lo stesso Merlo a dire di volere “un sistema di voto all’estero con possibilità di brogli zero”. O ancora, ad affermare che il famigerato sistema del Prenota Online “non funziona, va eliminato”. Il sottosegretario ha inoltre assicurato a più riprese di volere intervenire sull’Imu per gli italiani nel mondo, una tassa che tra l’altro uccide il turismo di ritorno e dunque non fa bene all’Italia.
C’è chi teme che il senatore possa farsi condizionare “dai burocrati della Farnesina”. Ma chi lo conosce sa che Ricardo Merlo, il sopravvissuto, ha le spalle larghe e non è certo il tipo che si fa mettere all’angolo. In ogni caso dall’atteggiamento politico con il quale rientrerà a Roma capiremo le sue intenzioni e conosceremo i suoi prossimi passi.
Un merito il senatore eletto in Sud America fin d’ora ce l’ha senz’altro, quello di avere risvegliato nei nostri connazionali la speranza. Gli ultimi governi erano riusciti a togliere loro anche quella. Questo esecutivo, alla faccia di chi parla di una maggioranza gialloverde contraria agli interessi dei connazionali, ha dimostrato concretamente di essere dalla parte degli italiani nel mondo con la nomina a SS del presidente del MAIE. Ora si punti davvero a cambiare in meglio tutto ciò che ha funzionato male fino ad oggi. Si diano risposte agli italiani all’estero, finalmente. E lo si faccia presto. C’è un eletto all’estero alla Farnesina. Non sprechiamo l’occasione.