La scorsa settimana il debutto, possiamo definirlo così, del sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, all’Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, tenutasi alla Farnesina. E’ già stato sottolineato, ma vale la pena ribadirlo: per la prima volta uno dei 18 parlamentari eletti oltre confine ha rappresentato il governo davanti al CGIE. “Il simbolo è forte, fortissimo”, ha evidenziato durante il suo intervento il consigliere Gian Luigi Ferretti, che poi ha aggiunto: “Così forte che credo sarà difficile tornare indietro”.
Il sottosegretario Merlo durante il suo intervento, trasmesso in streaming per la prima volta da quando esiste il CGIE, ha ripreso i concetti e le battaglie che ha portato avanti per tutti questi anni dall’opposizione: servizi consolari dignitosi per i nostri connazionali nel mondo, una riforma del voto estero che porti a “zero brogli”, e poi questioni come la cittadinanza e la diffusione della cultura italiana nel mondo.
Il senatore ha parlato anche dell’informazione italiana nel mondo, “la stampa dell’emigrazione va difesa e sostenuta”, ha affermato, “perché promuove la lingua italiana e perché rappresenta una informazione alternativa, che parla di noi italiani all’estero e del Sistema Italia nel mondo”. I giornaloni, invece, purtroppo, parlano di italiani all’estero solo quando si trovano davanti a degli scandali. Ma gli italiani nel mondo sono molto di più e andrebbero raccontati, anche in Italia, nel giusto modo.
Secondo quanto apprende Italiachiamaitalia.it una delle battaglie di Merlo sarà anche quella che riguarda la comunicazione. Ne ha parlato lui stesso, nel breve intervento di chiusura della plenaria, lo scorso venerdì. E poi ha già dimostrato egli stesso di dare estrema importanza al modo di comunicare: si è insediato da poco, ma tutti noi sappiamo chi ha incontrato e di quali argomenti ha dibattuto con i propri interlocutori. Questo significa rispettare l’elettorato, facendo sapere agli elettori cosa si sta facendo e quale tipo di lavoro si sta portando avanti. Del lavoro di altri sottosegretari, per esempio, sappiamo molto meno.
Comunicazione, dunque. E uno degli sforzi che farà il sottosegretario insieme al suo staff di collaboratori sarà anche quello di parlare di più, in Italia, di italiani residenti all’estero. Delle loro necessità, dei loro successi, raccontando le loro storie, parlando della politica che si occupa di loro, coinvolgendoli nel dibattito politico nazionale. Questa certamente sarà una delle sfide che alla Farnesina Merlo e i suoi porteranno avanti.
Per fare tutto, però, e per farlo bene, c’è bisogno di tempo e tanta pazienza. Costanza. Voglia di risolvere le annose questioni che attanagliano da anni gli italiani nel mondo. Ricardo Merlo è determinato, ha chiaro di fronte a sé qual è l’obiettivo: portare a casa risultati. E’ quello che vuole, se glielo lasceranno fare.