“Berlusconi e Salvini non vano d’accordo praticamente su nulla, ma sono bravi a fingere”. Lo dice il segretario Pd Matteo Renzi nella sua enews, e poi continua: “Il loro programma elettorale ha un costo di oltre 200 miliardi di euro, comprendendo reddito di dignità, flat tax, riforma Fornero, pensioni minime”. “Il programma elettorale dei Cinque Stelle ha un costo di circa 100 miliardi di euro col solo reddito di cittadinanza e con l’operazione quota 41 proposta ieri da Di Maio”, aggiunge Renzi. Insomma, sottolinea, questi promettono la luna nel pozzo. E il Pd?
“Il Pd gioca e giochera’ in questa campagna elettorale la carta della concretezza: noi non promettiamo la luna. Facciamo vedere dov’era questo Paese. Dove lo abbiamo accompagnato. E soprattutto quale visione abbiamo per i prossimi anni”.
“Per questo tutte le proposte del Pd saranno in una colonna accanto alla quale ci saranno i risultati raggiunti fino ad oggi. Ci possiamo permettere di sognare perche’ abbiamo dei risultati da offrire, non degli slogan. E questo elenco non e’ una lista della spesa ma il frutto di un disegno complessivo che mette al centro lavoro, Europa, bellezza e cultura. Ne parleremo martedi’ 16 gennaio alla Direzione Nazionale del Pd”.
Renzi sente che il Pd sta crescendo nel cuore della gente: “Ogni giorno che passa vedo il clima cambiare. Crescono le divisioni della destra (anche interne ai singoli partiti: oggi volano stracci tra Maroni e Salvini). Cresce la consapevolezza che il Movimento Cinque Stelle e’ il prototipo dell’incapacita’ al potere, come dimostra l’incredibile vicenda dei rifiuti. E allora occorre che il Pd e la coalizione di centrosinistra siano forti e credibili. Proviamoci insieme, amici: io ci credo ogni giorno di più”.
Dopo Jobs Act oltre un milione posti di lavoro
“Dall’approvazione del Jobs Act a oggi l’Istat registra 1.029.000 posti di lavoro in più: qualcuno lo prometteva in campagna elettorale, mentre noi lo abbiamo realizzato. Davvero. Siamo stati capaci di questo risultato eccezionale”. “Non ci accontentiamo: il tempo indeterminato riguarda solo il 53% di questa cifra. Anche se l’Italia raggiunge il record storico degli occupati dal 1977, anche se sono diminuite le ore di cassa integrazione, anche se aumenta la fiducia di imprese e consumatori, non ci dimentichiamo che la sfida di adesso è migliorare la qualità del lavoro. Ecco le nostre proposte: salario minimo legale e aumento degli stipendi, in linea con la filosofia del sostegno al ceto medio che ha portato agli ottanta euro”.
Orripilante Salvini sui vaccini, gioca sulla paura
“Più andiamo avanti con la campagna elettorale più emergono le differenze. Salvini e Di Maio hanno un rapporto altalenante con l’Europa e con l’Euro. Berlusconi e Grillo vivono una relazione complicata con il fisco tanto è vero che la lotta all’evasione fiscale sul modello utilizzato per il canone (paghiamo tutti, paghiamo meno) sembra essere argomento solo del PD. Ma quello che trovo inaccettabile è l’atteggiamento di chi gioca sulla paura dei vaccini, come ha fatto ieri Matteo Salvini. L’idea che Salvini difenda la libertà dall’obbligo dei vaccini è concettualmente orripilante. Perché se si vaccina solo chi lo desidera crescono le malattie e peggiora la qualità della vita dei nostri figli. Qui i numeri e le bufale che circolano sui vaccini. Qui il post del prof. Burioni chiude ogni tipo di discussione”. “Per chi poi vuole divertirsi a capire come l’esercito dei troll attraverso le bugie online tiene insieme la battaglia politica con la disinformazione sanitaria, qui c’è il secondo report sulle Fake News. Come potete vedere, chi attacca il Partito Democratico difende il mondo del No ai vaccini”.
Bel regalo candidatura Pd di Paolo Siani
“Il regalo di compleanno (politico) più bello lo ha fatto a me e a tutti noi Paolo Siani, stimato medico napoletano in prima fila nella battaglia contro la povertà educativa e contro la camorra (anche in memoria del fratello Giancarlo), che ha accettato la nostra proposta di correre alle elezioni con il PD. La presenza di Paolo nel prossimo Parlamento dimostra molte cose, a cominciare dalla più semplice: vogliamo liste di straordinaria qualità. E vogliamo lavorare su un progetto di ampio respiro per il Mezzogiorno. Perché vanno bene le liste di cose da fare, va bene la visione, vanno bene i risultati. Ma poi ci vogliono le persone credibili. Quelle come Paolo Siani, per intendersi”.