Durante un evento del Carroccio a Milano, Matteo Salvini annuncia che dal 12 al 17 novembre il governatore del Veneto Luca Zaia sarà in Sud America per spiegare le ragioni del No al referendum ai connazionali in America Meridionale. “Solo a Buenos Aires ci sono più italiani che votano che a Bologna”, commenta il leader della Lega, che poi aggiunge: “Secondo me Renzi sta pensando di taroccare quei voti. Voglio vedere ogni singola scheda votata”.
Solo qualche settimana fa in Sud America si è recata Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme: Argentina, Uruguay e Brasile per cercare di convincere i connazionali a votare Sì alla riforma. Il ministro Boschi sarà nei prossimi giorni anche in Svizzera, tra gli italiani residenti in terra elvetica, con lo stesso obiettivo: fare campagna per il Sì.
Il viceministro degli Esteri, Mario Giro, pochi giorni fa ha incontrato a Santo Domingo i principali esponenti della comunità italiana locale. Durante l’incontro si è parlato anche di referendum, e Giro ha spiegato perché è importante votare Sì: “Per avere un’Italia più semplice, veloce, stabile, proiettata nel futuro”.
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E così gli italiani nel mondo tornano ad essere improvvisamente importantissimi per questo governo, che fino ad oggi li ha solo massacrati tra nuove tasse e forti tagli, e per quelle forze politiche che, come la Lega, di italiani all’estero se ne sono sempre fregate. Ma così funziona per molti la politica, a quanto pare: i cittadini italiani, residenti all’estero o meno, vanno avvicinati e coccolati solo quando si tratta di acchiappare voti. E quale migliore occasione del referendum costituzionale per farsi qualche viaggetto oltre confine?
Salvini avverte ancora sulle possibilità di brogli nel voto degli italiani all’estero: “Bisogna stare molto attenti, visto che è il governo che controlla il voto all’estero con consolati e ambasciate, schede che vanno schede che vengono. Noi vigileremo”. Per Salvini, quella sul referendum, “è una bellissima battaglia, mediaticamente non ricordo un accerchiamento simile negli ultimi venti anni”. Riguardo l’informazione, “la Rai lascia perdere, alcune reti Mediaset peggio della Rai, Sky non ho l’abbonamento ma se l’avessi lo toglierei”. Il leader leghista promette battaglia: “La settimana prossima accetterò qualsiasi invito televisivo anche se il fenomeno Renzi impone ospiti, domande e scalette”.
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