C’è ancora tempo fino alle 23 per votare. L’affluenza alle ore 19 supera il 57%, alle 12 era stata intorno al 20%. Alle urne per il referendum costituzionali sono chiamate quasi 47 milioni di elettori italiani. Il numero degli aventi diritto più uno è stato ampiamente superato.
L’Emilia Romagna è la regione con l’affluenza più alta con il 25,9%. Mentre la regione con la percentuale più bassa è la Sicilia: solo il 13,8%. Sotto la soglia del 20% anche la Puglia (16,3%) e la Campania (15,1). Mentre fra le regioni con l’affluenza più alta ci sono anche la Lombardia (23,9%), la Toscana (22,1%) e il Piemonte (21,6). Nel Lazio ha votato il 19,4% degli aventi diritto.
Fra le città in testa c’è Milano con il 22,8%. Seguono Bologna e Firenze con il 26,7%. Mentre a Roma alle 12 ha votato il 18,9% e a Torino il 18,4%. Decisamente più bassa a Palermo, dove i votanti sono stati il 16,5%. E Napoli dove si è recato alle urne in mattinata solo il 15% degli elettori.
Il premier Matteo Renzi, accompagnato dalla signora Agnese, ha votato a metà mattina facendosi riconoscere dagli scrutatori non avendo con sè documenti. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato a Palermo e questa sera farà rientro a Roma per attendere i risultati dello scrutinio al Quirinale. Voto in mattinata, infine, anche per il presidente emerito Giorgio Napolitano, per il leader Fi Silvio Berlusconi, per quello della Lega Matteo Salvini, per la presidente Fdi Giorgia Meloni, per l’ex premier Massimo D’Alema, l’ex segretario Pd Pierluigi Bersani, le sindache M5s di Roma e Torino Virginia Raggi e Chiara Appendino.
LA POLEMICA Non è mancata la polemica, nella giornata del voto. Il cantante Piero Pelù, ha postato su Facebook la denuncia di matite copiative cancellabili, corredata da fotografia della prova fatta in cabina. Il tam tam corre su Facebook ed è costretto a intervenire il Viminale: la matita è garantita sulla carta speciale di cui sono fatte le schede, che è diversa dalla carta ordinaria su cui Pelù ha fatto il suo esperimento.
Comunque il Codacons, associazione di tutela dei diritti di cittadini e consumatori, ha preannunciato esposti al Viminale e a 140 Procure, rendendo note “numerosissime segnalazioni di matite cancellabili da diverse parti d’Italia”.
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