Antonio Razzi candidato all’estero? Il senatore non ne sa nulla: “Assolutamente, non è vero niente”, dice a Radio Cusano Campus. E poi, aggiunge, “finché non c’è scritto sulla carta sono tutte parole che si porta via il vento”. Razzi però non nega che l’altro giorno lo ha chiamato il capo dei senatori azzurri, Paolo Romani: “Quella telefonata con Romani c’è stata, mi ha detto che non hanno trovato nessun collegio in Abruzzo e che mi avrebbero candidato al collegio estero. Ma poi non ho più saputo nulla”.
In ogni caso, fa capire Razzi, ormai è tardi: “Come faccio a organizzarmi? Se l’avessi saputo prima mi sarei organizzato, ora è difficile. Sono solo rumors, non c’è niente di concreto”.
Razzi non porta rancore nei confronti del Cavaliere che non l’ha voluto ricandidare: “Silvio Berlusconi è un grande e resta un grande”. Sul suo futuro: “La vita va avanti, farò il nonno, starò con mia moglie, vedrò più spesso i miei nipoti, cosa che fino a questo momento non ho avuto il tempo di fare”.
Certo, all’estero in campagna elettorale c’è da spendere soldi. Razzi non se la sente di affrontare una campagna elettorale molto costosa. “Non mi candidano, non ci sono piu’ posti”. “Ho richiamato il partito, ero pronto ad accettare, mi hanno detto che i posti erano finiti”, specifica il senatore uscente. “Sono stato umiliato – lamenta – Hanno messo in lista gente che ha tradito Berlusconi. Capisco – attacca – chi voterà 5 Stelle, quelli disgustati dalla politica hanno ragione. Hanno dato posti a quelli che sono andati via da Forza Italia e hanno fatto i ministri di Renzi con Ncd”.