Vittoria del No al referendum costituzionale, dimissioni Renzi, Gentiloni premier. E siamo ad oggi, con un nuovo governo – beh, non tanto nuovo in realtà – e in attesa della sfornata di sottosegretari prevista per la prossima settimana. E’ lecito sperare nella nomina a sottosegretario agli Esteri di uno dei parlamentari eletti oltre confine o è pura utopia? ItaliaChiamaItalia lo ha chiesto a Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America.
“C’è una tendenza generale, lo abbiamo visto anche con i ministri, a mantenere pressoché inalterata la compagine di governo. Però – commenta il presidente del Comitato per gli italiani nel mondo alla Camera – se ci fossero dei nuovi innesti per rafforzare la squadra dei sottosegretari e coprire alcune lacune, sarebbe logico pensare a chi ha avuto un grande risultato all’estero per quanto riguarda il referendum, con una grande vittoria del Sì”.
“Penso, e non da oggi – prosegue il deputato – che gli eletti all’estero, in particolare quelli della mia squadra, abbiano tutte le qualità e i titoli che hanno gli altri parlamentari per ambire a un ruolo di governo”.
Ok, ma la speranza di avere uno di voi al governo è reale o stiamo sognando a occhi aperti?
Non è escluso che in questa congiuntura favorevole ci possa essere un ingresso nel governo, ma se non sarà in questa occasione sarà sicuramente alla prossima, quando il Pd vincerà le elezioni e con un governo forte certamente riconoscerà il giusto ruolo agli italiani nel mondo e ai loro rappresentanti a Roma. Quel momento non è lontano.
Renzi segretario Pd e candidato premier alle prossime elezioni?
Renzi sicuramente dovrà essere il candidato del Pd, del centrosinistra, alle prossime elezioni. Preferirei però che il segretario del partito fosse una persona diversa, non il candidato premier. Lo so, è un problema di statuto, ma si può modificare. Avere un segretario del Pd che non deve pensare a candidarsi in prima persona consentirebbe a Renzi di avere un sostegno più ampio per la sua guida al governo, qualcuno che possa tenere insieme tutte le anime del Pd.
Quanto durerà questa legislatura? C’è chi dice che si voterà a marzo, chi in autunno…
Questo governo ha un orizzonte limitato alla realizzazione delle legge elettorale e quindi si arriverà al voto prima della scadenza naturale.
In Parlamento, però, c’è il “partito della pensione”, di quei parlamentari alla loro prima legislatura che solo a metà settembre otterranno il diritto a quasi mille euro scarsi di pensione… Sono la grande maggioranza dei parlamentari.
La questione non riguarda me direttamente, ma credo non sarebbe giusto prolungare la legislatura solo per pagare le pensioni ad alcuni parlamentari. Allo stesso tempo, sarebbe altrettanto stupido farla finire prima per lo stesso motivo. Durante il percorso si capirà cosa è giusto fare. Bisogna considerare anche gli appuntamenti internazionali, il G7 a maggio.
Qual è lo stato di salute del Pd in Sud America?
In Sud America il Partito Democratico ha dimostrato anche con questa campagna referendaria per il Sì di avere un buono stato di salute. Abbiamo avuto un buon risultato nel 2013, abbiamo riconquistato un seggio al Senato.
Fabio Porta si ricandida?
Questa è la mia seconda legislatura. Lo statuto del Pd mi consente di farne una terza. Se il partito vorrà, cercherò di portare il mio bagaglio culturale e il mio patrimonio di esperienza anche alle prossime elezioni politiche.
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