“L’elezione della nuova Assemblea Costituente in Venezuela, avvenuta con evidenti vizi di forma e senza il ricorso al suffragio universale, costituisce una pericolosa forzatura che va nella direzione opposta a quella auspicata da tutti gli organismi internazionali”: così ha dichiarato Fabio Porta, deputato del Partito Democratico eletto in America Meridionale e membro della Commissione Affari Esteri.
“Dai Paesi del Mercosur all’OSA (Organizzazione degli Stati Americani), dall’Unione Europea al Vaticano: tutti avevano chiesto al Presidente Maduro di sospendere un processo elettorale illegittimo, che avrebbe avuto come conseguenza l’acuirsi delle violenze e l’avvio di una vera e propria involuzione antidemocratica del Paese”, continua Porta.
“La giornata elettorale di ieri è stata segnata da gravissimi episodi di violenza e repressione, e il risultato dimostra soltanto che è rimasta una minoranza dei venezuelani ad avere ancora fiducia nell’attuale governo.”
Secondo il deputato del Partito Democratico “l’Italia sta dalla parte dei diritti umani e politici, a partire dalla difesa delle prerogative del Parlamento democraticamente eletto da tutti i venezuelani e dalla tutela dei milioni di italiani e loro discendenti residenti nel Paese sudamericano.”
“Oggi più di ieri ribadiamo con forza le quattro condizioni immediate richieste al governo venezuelano per dimostrare che il Paese non va in maniera irreversibile verso la dittatura: libertà ai detenuti politici, apertura di un canale umanitario, legittimità del Parlamento e ripristino del calendario elettorale; a queste oggi ne aggiungiamo una quinta: non procedere con l’insediamento di un’assemblea costituente illegittima e non eletta a suffragio universale!”.
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