Secondo un’indagine del centro studi della Cna, si profila un mini-boom turistico per i ponti di primavera del 25 aprile e 1 maggio. Nove milioni di presenze, un milione e mezzo di turisti trascorrerà fuori casa almeno una notte per un giro d’affari pari a 2,5 miliardi di euro. La crescita sarà del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I pernottamenti a cavallo del 25 aprile ammontano a 3,4 milioni; del 1 maggio a 3,8 milioni.
La fetta più ampia del turismo di fine aprile e inizio maggio è attirata dal mare (soprattutto spiagge, coste e litorali delle regioni meridionali) che si assicura il 38% delle presenze. Bene anche il turismo culturale con il 37% delle presenze: la visita a borghi, città d’arte, località dove si può provare il turismo esperienziale. Al 25% delle presenze, infine, si attestano montagna, laghi e colline, soprattutto localizzate nell’Italia centro-settentrionale.
Le strutture alberghiere toccano quota 4,9 milioni di presenze, mentre si fermano a 4,1 milioni le strutture extralberghiere (B&B, appartamenti e case private, agriturismi e così via). I turisti che rimarranno fuori casa per l’intera settimana collezioneranno 1,8 milioni di presenze.
Un milione e mezzo di turisti scenderà in strutture ricettive, alberghiere e/o extralberghiere. Per garantire un movimento economico pari a 2,5 miliardi di euro, segnando un +9% sul movimento economico assicurato dal medesimo ponte nel 2017.