La prima intervista di queste Politiche 2018 nel Nord e Centro America il Corriere Canadese la dedica al MAIE. Ecco qui di seguito il testo integrale.
TORONTO – Nessuna alleanza: il MAIE correrà da solo alle prossime elezioni politiche. A confermare la decisione che potrebbe contribuire a ridisegnare i rapporti di forza e gli equilibri nella circoscrizione Nord e Centro America è Ricky Filosa, coordinatore dello stesso Movimento Associativo Italiani all’Estero nella nostra circoscrizione, che durante un’intervista concessa al Corriere Canadese spiega le ragioni che hanno portato la dirigenza del movimento a dire no a possibili alleanze.
“Andremo da soli – dice Filosa, direttore del quotidiano online ItaliachiamaItalia.it – non ci sarà alcun accordo. Il nostro è un movimento nato all’estero, che è reale espressione delle esigenze e dei bisogni degli italiani che vivono al di fuori dei confini nazionali. Siamo lontani anni luce dalla Roma delle poltrone, della spartizione partitica”.
Vengono così smentite sul nascere le voci che da un po’ di tempo si stavano rincorrendo su una possibile alleanza tra il MAIE e il centrodestra, che avrebbe portato a candidature comuni in Canada, negli Stati Uniti e nel Centro America per i tre seggi in palio, due per la Camera dei Deputati e uno per il Senato della Repubblica.
“Noi – continua Filosa – vogliamo uscire dalla vecchia logica che in questi dodici anni non ha prodotto alcun risultato per gli italiani all’estero. Abbiamo visto come nel 2006, nel 2008 e nel 2013 i nostri parlamentari eletti in Nord America non siano stati in grado di mantenere le promesse che avevano fatto prima di essere eletti. È giunto il momento di cambiare e di portare avanti la nostra rivoluzione, quella di un movimento che nasce all’estero e che è presente sul territorio, formato da persone che hanno speso il loro tempo e le loro energie nel mondo dell’associazionismo e che quindi conoscono molto bene quali sono i problemi dei nostri connazionali”.
A questo punto la partita nella nostra circoscrizione è tutta da giocare. Da un lato abbiamo il centrodestra che si sta riorganizzando, dopo la batosta del 2013, quando il Popolo della Libertà non riuscì ad eleggere nessun rappresentante nel Nord e Centro America.
A fare gola è quel corposo 27,8 per cento di voti che andarono alla lista “Con Monti per l’Italia”, un cartello centrista nato attorno alla figura dell’ex presidente del Consiglio ormai ai margini della scena politica italiana.
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La deputata Fucsia Nissoli Fitzgerald, eletta nella lista Monti, lo scorso anno è passata nelle fila di Forza Italia.
Dall’altro il Partito Democratico è impegnato nella formazione delle liste dei candidati, nel difficile tentativo di mantenere gli equilibri interni tra esigenze di corrente e di provenienza geografica delle varie realtà italiane del Nord e Centro America.
Senza dimenticare la possibile creazione di una lista di Liberi e Uguali, partito guidato dal presidente del Senato Pietro Grasso e l’impatto dei Movimento Cinque Stelle, che nel 2013 alla Camera raccolse oltre 8mila voti (10,2 per cento) e che punta a crescere in questa tornata elettorale.
“Il nostro obiettivo – conclude Filosa – è di eleggere un deputato e un senatore. Invito gli elettori a mettere da parte le ideologie e le casacche del passato e ad aderire a un movimento nato solamente per curare gli interessi degli italiani residenti all’estero. Solo con una folta pattuglia di parlamentari del MAIE potremo andare a negoziare a Roma per gli interessi dei connazionali che vivono all’estero”.