“Il MAIE è stato il partito più votato in Argentina e in Sud America: siamo orgogliosi e soddisfatti di questo risultato”, oggi è “un attore politico” competitivo. A parlare è Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE, che descrive un Movimento Associativo Italiani all’Estero capace di conquistare consensi in quei Paesi dove è importante la presenza di emigrati italiani e di imporsi su “quei partiti romani che hanno una struttura più organica e consolidata. E anche una maggiore visibilità mediatica”.
“E’ stata una lotta dura – dichiara Merlo a 9 Colonne -, una campagna elettorale complessa, ma alla fine abbiamo dimostrato di aver seminato bene. Oltre al buon risultato in Sud America abbiamo iniziato un percorso in America del Nord. Lì siamo stati il quarto partito ed è iniziata per noi una strada che sarà sì in salita ma che siamo pronti a percorrere. Si tratta di una nuova sfida. Quello che è certo è che siamo diventati un attore politico anche in Nord America e superato +Europa e Leu. Insomma, abbiamo ‘seminato'”.
“Il numero dei votanti all’estero – aggiunge – è stato lo stesso delle scorse tornate elettorali, ma questa volta c’era un numero maggiore di liste. Noi però abbiamo fatto un’ottima campagna”.
Ora, finite le elezioni, è ora di rimettersi al lavoro per il Senatore Merlo, per “la tutela dei diritti degli italiani nel mondo: i nostri connazionali hanno subito troppi tagli e pagato troppe tasse. La politica per gli italiani all’estero negli ultimi anni è stata deludente, soprattutto in Sud America”.
“La divisione ha certo influenzato il voto e fatto perdere una buona quantità di elettori, ma va sottolineato che all’estero il centrodestra ha avuto un enorme successo, merito della buona strategia di persone come Vittorio Pessina, responsabile nazionale del dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia e di Guglielmo Picchi, responsabile elettorale per la circoscrizione estero della Lega. Mi aspettavo questi risultati, hanno fatto un buon lavoro”.