Tra i paesi anglofoni, gli Stati Uniti d’America e l’Australia sono quelli con un numero maggiore di studenti di italiano, con un’elevatissima presenza soprattutto nelle scuole locali. Negli Stati Uniti d’America, l’italiano è oggi la quarta lingua straniera più studiata ed il numero di studenti è in costante crescita. L’insegnamento della lingua italiana all’interno del sistema universitario è molto diffuso: gli Stati Uniti rappresentano il paese con una maggiore presenza di cattedre di italiano e dipartimenti di italianistica nel mondo. Per quanto riguarda l’Australia, nel 2016 sono stati conclusi accordi per l’inserimento di corsi di italiano nei sistemi scolastici locali.
Questi dati, presentati in occasione degli Stati generali della lingua italiana nel mondo, il 17 e il 18 ottobre a Firenze, sono un effetto diretto delle disposizioni governative che hanno riconosciuto la lingua italiana come parte del patrimonio ereditato dall’immigrazione del passato.
Nonostante recentemente l’apprendimento delle lingue asiatiche abbia registrato una crescita notevole in Australia, l’italiano rimane la seconda lingua straniera più studiata assieme al cinese e la quarta scelta come materia di maturità, grazie ad una concomitanza di fattori positivi: grande comunità di oriundi, adozione di un modello multiculturale da parte del governo, ottimo lavoro effettuato dagli enti italiani. Occorre tuttavia tenere presente che il governo australiano ha recentemente varato il “Piano Colombo”, che dedicherà più risorse alle lingue asiatiche.
Negli Usa risultano attivi circa 50 dipartimenti di italianistica e oltre 400 corsi di italiano a livello universitario presso cattedre di diversa tipologia. Inoltre circa 31.166 studenti universitari americani hanno studiato sul territorio italiano nell’anno scolastico 2013/2014, con una crescita del 4,4% rispetto all’anno accademico precedente. L’Italia è il secondo Paese non anglofono meta di destinazione dagli studenti universitari americani che scelgono di frequentare dei periodi di studio presso sedi di università americane o corsi di specializzazione presso istituzioni italiane.
L’intenso lavoro condotto da tutta le rete diplomatico-consolare, dagli uffici scuola, dagli IIC, unitamente ai contributi finanziari stanziati dal governo italiano e ad iniziative di particolare rilevanza, hanno giocato un ruolo importante nell’apertura di nuovi programmi di lingua italiana nel sistema scolastico statunitense. In circa 800 scuole di ogni ordine e grado l’italiano costituisce parte dell’offerta curricolare; il 60% circa è concentrato nella costa est, in particolare nella fascia Boston-New York-Filadelfia-Washington. La maggiore presenza di corsi di italiano nelle scuole di segmento k-12 (dalle elementari alle superiori) riflette la demografia degli italo-discendenti, degli italiani residenti all’estero e della presenza della nuova immigrazione ad alto capitale intellettuale. A questo si aggiunge inoltre una crescente attenzione per la creazione di sezioni.
Discussione su questo articolo