Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio italiano, è a Parigi per il vertice a quattro sui migranti con Francia, Germania e Spagna. Il premier è giunto a Palazzo dell’Eliseo nel pomeriggio e sta partecipando proprio in questo momento a una conferenza stampa congiunta, iniziata alle ore 19, dopo l’incontro tra i leader.
Al summit, convocato da Emmanuel Macron, sono presenti anche i presidenti di Ciad e Niger; per la Libia il primo ministro tripolino Al-Serraj e sul versante europeo partecipa anche l’Alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini.
“L’incontro di oggi dimostra che mettendo insieme le forze e dandoci una strategia si possono ottenere dei risultati”, ha detto Gentiloni, e quindi “da un lato rendere piu’ governabile il flusso delle grandi migrazioni e dall’altro porre basi per lo sviluppo africano. Dobbiamo lavorare per tenere insieme questi due fattori e anche oggi abbiamo fatto dei passi avanti in questa direzione”.
Sulla rotta del Mediterraneo nelle ultime settimane “abbiamo conseguito dei risultati, che vanno consolidati”, ma “dimostrano che il vento può cambiare” nel controllo dei flussi migratori. Il premier ha però ribadito: “L’impegno va europeizzato, perché non può essere solo di un Paese o di alcuni Paesi: deve diventare un impegno europeo”.
“I flussi sono un fenomeno strutturale, io sono diffidente di quanti propongono soluzioni immediate che possono ‘risolvere’ cancellando questo fenomeno. Noi non rinunceremo alla nostra tradizione di accoglienza, solidarietà e a salvare vite umane”.
Secondo Gentiloni bisogna “lavorare per i rimpatri volontari e assistiti” e per “sostituire gradualmente soluzioni legali a quelle irregolari”. “A un modello irregolare e illegale governato dai trafficanti va sostituito un modello legale”, ha insistito il capo del governo, aggiungendo: “Finalmente abbiamo una certa chiarezza nella strategia da portare avanti”.
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