Una manifestazione che certamente ha lasciato il segno, quella organizzata dal MAIE davanti all’Ambasciata italiana a Montevideo. C’era anche l’On. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, a protestare contro un governo che di fatto, chiudendo il Consolato, ha abbandonato 120mila italiani residenti in Uruguay. E questo, per Merlo, che si fa portavoce degli scontenti, degli arrabbiati, dei delusi, “è una vergogna”.
Megafono in mano, come nelle manifestazioni di un tempo, che ormai in questa politica fatta di post e tweet è sempre più raro vedere, Merlo ha usato parole molto dure nei confronti di un esecutivo “targato Pd”, ci tiene a sottolineare il deputato italoargentino; un esecutivo che non riesce a rispondere come dovrebbe alle necessità dei nostri connazionali residenti oltre confine. Peggio ancora: “Da quattro anni a questa parte – dichiara Merlo a Italiachiamaitalia.it, che lo ha raggiunto telefonicamente a Montevideo – per gli italiani nel mondo da parte del governo solo tasse e tagli. Siamo stanchi, qui gli italiani sono arrabbiatissimi, forse chi ci governa non se ne rende conto, forse il Partito Democratico parla più con i funzionari che con le comunità italiane. A noi del MAIE invece piace stare tra la gente e ascoltare la voce dei nostri connazionali”.
Merlo è carico, dopo la manifestazione di ieri. Lo sentiamo euforico, gasato. Glielo facciamo notare. Lui risponde così: “E’ vero, queste manifestazioni mi danno energia, mi danno energia gli italiani che vi partecipano e che ci seguono. Ieri molti anziani mi si sono avvicinati, grande la loro disperazione per la chiusura del Consolato. Si sentono impotenti. E per questo erano lì. Uomini e donne di 75, 80 anni, all’una del pomeriggio sotto il sole cocente per chiedere la riapertura del Consolato. E l’Italia che fa? Dove sono le altre forze politiche?”.
“Nessun dirigente del Pd in Uruguay ha mai protestato per la chiusura della sede consolare. Nessuno ha mai organizzato una manifestazione, degli incontri, niente. Noi non possiamo restare a guardare con le mani in mano mentre si fa a pezzi la rete consolare. Noi usiamo le armi che abbiamo: le manifestazioni sono una di queste”.
Il MAIE presenterà nei prossimi giorni una interrogazione parlamentare sulla situazione delle rete consolare italiana. “Hanno chiuso il Consolato che costava 7mila dollari al mese di affitto. Comprendendo luce, telefono e altre spese, non si arrivava a 10mila dollari al mese, 120mila all’anno. Tanti quanti sono gli italiani in Uruguay, 120mila. E un Paese come l’Italia non ha un dollaro (0,934 euro) all’anno da spendere per i propri figli oltre confine? Per me è una cosa pazzesca, vergognosa, continueremo a farci sentire, a protestare, a manifestare. E’ già in programma un’altra manifestazione nelle prossime settimane. Noi non molliamo”.
Eppure il Pd dice di aver fatto un buon lavoro in tema di italiani nel mondo, di avere recuperato risorse nell’ultima legge di Stabilità… Ma Ricardo Merlo si fa una grassa risata: “Fatto un buon lavoro? Per quattro emendamenti ottenuti, chissà perché prima del referendum, hanno voluto giustificare quattro anni di disastro totale per gli italiani all’estero. No, noi non ci stiamo. Questo è il racconto di Alice nel Paese delle Meraviglie, possono raccontarlo, ma non al MAIE che è sul territorio”.
Secondo Merlo “la politica del governo di centrosinistra nei confronti degli italiani nel mondo è stata la peggiore della storia, ancora peggio di quella di Berlusconi, e ho detto tutto. Non capisco quelli che criticavano il governo Berlusconi: adesso votano qualsiasi porcheria e giustificano tutto a favore di questo governo. Vuol dire che se una cosa la fa un governo di centrodestra è da criticare, mentre se la stessa cosa la fa un governo di centrosinistra è da apprezzare? E’ una follia. E ribadisco, noi non abbiamo pregiudizio alcuno, né nei confronti di Renzi né di nessun altro. Ma i fatti parlano chiaro e tra tasse per la cittadinanza, tasse per la prima casa, tagli alla lingua e alla cultura, tagli ai patronati, tagli alle Camere di Commercio, una rete consolare fatta a pezzi… Devo continuare?”.
Dunque? “Vengano con noi a manifestare. Escano dalle loro stanze comode e vengano qui, con noi, tra la gente. Questa è la politica che porta avanti il MAIE da sempre e continuerà a farlo perché convinto che la politica sia stare dalla parte delle persone più deboli e bisognose”. Merlo ci tiene a sottolineare: “Non è la prima manifestazione organizzata a Montevideo, non sarà l’ultima. Il MAIE sta sul territorio sempre, chi ci segue lo sa. Nel mondo intero in questi ultimi anni le iniziative targate MAIE sono decine. I lettori del suo giornale, direttore, lo devono sapere: noi giriamo il territorio, andiamo tra i nostri connazionali, preferiamo fare questo invece di stare seduti in poltrona a Roma. Questo siamo noi. Gli italiani all’estero scelgano da che parte stare”.
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